San Siro si prepara ad accogliere di nuovo Edin Dzeko, una settimana dopo la sconfitta Viola contro il Milan. Il centravanti bosniaco torna nello stadio che per due stagioni è stato la sua casa per affrontare l’Inter.
A quasi quarant’anni, Dzeko si ritrova davanti il suo passato più recente, pronto a sfidare i nerazzurri e a riannodare i fili di una storia, conclusasi un’anno e mezzo fa, fatta di successi, gol e qualche rimpianto.
Durante la sua avventura in nerazzurro, il numero 9 ha lasciato un segno profondo: 31 reti complessive, quattro trofei vinti (due Coppe Italia e due Supercoppe) e una costante presenza nei momenti decisivi. Dal derby di Milano contro Stefano Pioli alle finali, Dzeko è sempre stato tra i protagonisti silenziosi ma essenziali del gruppo di Simone Inzaghi.
Il suo addio, però, non fu privo di amarezza. Nell’estate del 2023 l’Inter scelse di aprire un nuovo ciclo, puntando su Thuram, Arnautovic e il ritorno di Sanchez accanto al capitano Lautaro Martinez. Una decisione che il bosniaco non ha mai del tutto compreso: “Ero titolare in tutte le partite importanti, anche in finale di Champions. Potevo restare a costo zero”, ha raccontato in un’intervista alla Gazzetta. Così Dzeko salutò Milano dopo la notte di Istanbul, quella della sconfitta col Manchester City, chiudendo un capitolo intenso e pieno di emozioni.
Da lì, un nuovo viaggio: prima la parentesi in Turchia con il Fenerbahçe, poi il ritorno in Italia per indossare la maglia viola della Fiorentina. Finora non ha ancora trovato la via del gol in campionato, ma la sua esperienza e la sua leadership restano armi preziose per la squadra di Pioli.
Ora, il destino gli offre una di quelle serate che solo il calcio sa regalare: San Siro, l’Inter, e la possibilità di scrivere un’altra pagina della sua lunga carriera.
Perché, anche se gli anni passano, il bosniaco resta un fuoriclasse capace di far tremare qualsiasi difesa.
