Un Inzaghi arrabbiato, anzi arrabbiatissimo. Come mai si era visto fin qui, anche perché ad essere onesti mai l’Inter aveva dato la sensazione che ce ne fosse bisogno. Giovedì sera l’allenatore nerazzurro era furente e non ha fatto proclami, ma solo pochi messaggi mirati a tutto il gruppo. Alla Pinetina, nonostante la presenza di Marotta, Ausilio e Baccin, ha parlato solo il tecnico chiedendo una reazione netta, facendo leva sul tricolore stampato sul petto. Edulcorando il messaggio: una sconfitta non può essere un dramma, a patto però che la risposta arrivi subito. E ritrovare la stessa Fiorentina può essere lo stimolo giusto.
Ancora, l’allenatore ha sottolineato il fatto che oggi l’Inter rappresenti per ogni avversario la squadra da battere, cui dedicare risorse ed energie. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia o concedere approcci passivi. Chiede ai suoi di partire forte per mettere in chiaro le cose, anche quando le partite diventano tante e complicate. La stanchezza non può essere una scusa. Quindi, Inzaghi ha poi parlato della classifica: il -3 non compromette nulla in vista dello scontro diretto col Napoli di inizio marzo. A patto di arrivarci con le risposte giuste. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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