Palazzo Vecchio (e il Pd) ha un piano, che giovedì al summit in Prefettura non sarà più segreto, per risolvere il problema stadio e ricucire con la Fiorentina: iniziare i lavori al Franchi esattamente tra un anno, e nel frattempo attrezzare il Padovani affinché il club viola possa trasferircisi nella stagione 2025/2026.
Questa ipotesi, consentirebbe ai viola di restare tutto quest’anno a Campo di Marte e li costringerebbe ad emigrare dalla città di Firenze (per il campionato) soltanto nei primi mesi del 2025. E in quel periodo sarebbe il Castellani di Empoli la casa temporanea della squadra di Rocco Commisso. Una bella scommessa, per il sindaco Dario Nardella, che potrebbe incamerare il sì della Fiorentina, a patto che il cronoprogramma dei lavori, su più fronti, funzioni come un orologio svizzero: non c’è un minuto da perdere nell’ammodernamento dello stadio del rugby – sulla cui realizzazione il Comune ha già messo in bilancio dieci milioni che probabilmente potrebbero non bastare (ne mancano 3/4) – e il Governo deve accordare la proroga all’avvio dei lavori e garantire che i mesi di slittamento del cantiere non inficeranno il contributo di circa 150 milioni stanziato dai ministeri per il restyling del Franchi.
Per la riuscita dell’operazione serve anche il benestare della sindaca di Empoli Brenda Barnini, finora contraria perché preoccupata dall’invasione di tifosi e i problemi logistici che ne conseguirebbero. Ma ora la sua posizione potrebbe ammorbidirsi davanti alla prospettiva di un’ospitalità limitata nel tempo e con tempistiche ben scandite.E poi non è sottovalutare l’asse della politica: al tavolo di giovedì a casa del prefetto Francesca Ferrandino – che è anche il rappresentante del governo in città -, siederà per la prima volta il presidente della Regione Eugenio Giani, sponsor di questa soluzione “toscana“, alimentatasi su un sentiero targato Pd. Lo scrive La Nazione.
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