Dopo la prematura scomparsa della storica firma viola Alessandro Rialti del Corriere dello Sport, il direttore Zazzoroni dedica una lettera alla penna della Fiorentina:
《Quando ieri, intorno alle ventuno, mi hanno telefonato sconvolto per informarmi della morte di Ciccio, ho risentito il suo vocione, il timbro cavernoso del burbero più dolce e generoso del mondo. Un altro Alberto, che di Alessandro era fratello, vi racconta in questa pagina il Rialti più intimo e il governatore del Corriere dello Sport-Stadio a Firenze. Sono sicuro che ha scritto piangendo ogni parola, ogni ricordo, ogni istante.
Ciccio era giornalista, cronista di spada e di fioretto, era prima di ogni altra cosa la Fiorentina. E da quando due anni fa assunsi la direzione del giornale, un magnifi co e sorprendente sostegno personale. «Tu sei il mio direttore», mi scriveva, «auguri per le battaglie impossibili», «ho goduto, grandi pagine», «all’attacco!», sono soltanto alcuni dei messaggi che non ho mai cancellato.
Non era un adulatore e non aveva bisogno di chiedere: non sbagliava un pezzo. Ciccio era un battutista, talvolta ruvido, ma capace di grandi slanci. Giuseppe “Joe” Barone, che in serata ha chiamato per fare le condoglianze alla redazione, mi ha raccontato che in uno degli ultimi incontri al bar vicino alla sede della Fiorentina, gli aveva detto: «Joe, mi devi dare delle informazioni sulla squadra, potrebbero essere le ultime, non so fino a quando il mio cuore reggerà». Non scherzava, giocava con la vita. So che continuerà a farlo anche in cielo. Che per lui è sempre stato di un solo colore.》