Albert Gudmundsson è stato assolto dalle accuse a suo carico per cattiva condotta sessuale nei confronti di una ragazza, il giudice del caso ha pubblicato le motivazioni che hanno portato a questa sentenza. In sostanza il giudice afferma che per punire lo stupro servono delle prove e lo stupro deve essere avvenuto intenzionalmente. In questo caso data la mancanza di prove ciò che conta è la credibilità e la coerenza delle dichiarazioni di Gudmundsson da un lato e della donna dall’altro. Il giudice afferma che le dichiarazioni di Gudmundsson su ciò che è successo quella notte sono state ferme, chiare e credibili, mentre da parte della donna più il processo andava avanti e più venivano cambiate le versioni, anche se lei è sempre rimasta ferma sull’idea di essere stata violentata.
Secondo la ricostruzione dei fatti i due si sarebbero conosciuti in una serata in discoteca dopo che lei si era recata al tavolo di Albert, i due poi hanno proseguito con una specie di After Party a casa della ragazza che all’epoca viveva con il suo ragazzo. La mattina seguente sarebbe avvenuto l’incidente, un rapporto sessuale non completo che a detta di Gudmundsson era consenziente mentre a detta della ragazza no.
A sostegno della ricostruzione di Gud c’è la chat di Instagram del giorno dopo in cui lei rivela al calciatore la di essere turbata da quando successo perché non voleva, lui le risponde di essere sorpreso di questa dichiarazione in quanto gli aveva esplicitamente chiesto se volesse farlo e di essersi fermato quando lei gli ha chiesto di farlo.
Tra i racconti di due poi ci sono varie discrepanze tra cui la presenza di altre persone all’interno dell’appartamento nel momento del fatto e la durata delle conversazione avvenuta poco dopo.
In sostanza per il giudice ci deve essere una prova per dichiarare colpevole Gudmundsson e le prove portate erano limitate e non sufficienti e mentre la ricostruzione di Albert era credibile e in linea con quella dei testimoni, quella della ragazza era lacunosa e discrepante. La motivazione completa su Visir
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