“Ciccio” Graziani è stato intervistato ai microfoni del Pentasport prima della delicata sfida della Fiorentina contro il Real Betis, che può valere un posto in finale di Conference League. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: “Uno stadio pieno di entusiasmo e di colori ti carica anche a te che giochi da avversario. Il pubblico caldo e avverso dev’essere una carica in più. Questo aspetto ti forgia sia come giocatore e come uomo”.
Come pensi che possa finire questa semifinale?: “Per il momento penso che come percentuali siamo alla pari: 50% e 50%. Loro sono una buona squadra, ma lo è anche la Fiorentina. Devi andare in campo con la consapevolezza che questa non è una finale, ma è la prima di due finali: una la giochi fuori casa e una in casa. La viola deve andare a Siviglia in maniera cauta, facendo una buona fase difensiva. Devi essere bravo a bloccarli in maniera ordinata per poi ripartire in contropiede, cercando di sfruttare le loro debolezze”.
La differenza di età tra Palladino e Pellegrini pensi possa essere una variabile che possa fare la differenza?: “Assolutamente no. Certo, il rispetto ci deve sempre essere, visto che il cileno è un allenatore navigato e che ha vinto trofei importanti come la Premier League; alcune volte però, l’entusiasmo del giovane può battere l’esperienza di un veterano. Sono convinto che anche il mister del Betis metta in allerta i suoi, dicendo: “guarda che questi sono bravi, non andiamo avanti a testa bassa e cerchiamo di non sbilanciarci troppo, altrimenti lo prendiamo”.
Pensi che Moise kean, nonostante tutto, parta titolare?: “Penso di sì, al massimo lo togli a partita in corso, ma il titolare dev’essere lui. Comunque vada, è il giocatore che deve decidere se giocare o meno, ma penso che non ci siano problemi per la titolarità del nostro capocannoniere”.