Robin Gosens ha parlato dalla sala stampa di Siviglia alla vigilia di Betis-Fiorentina, queste le parole del terzino sinistro della Fiorentina:
“Sto bene, la partita contro l’Empoli è stata intensa, ho già incontrato Antony, so di quello che è capace, è un avversario difficile ma credo in me, sono molto fiducioso per domani. Le partite europee mi hanno dato a livello personale e calcistico, godiamoci questa partita, una semifinale europea non capita tutti gli anni, altrimenti blocchiamo. Provo a trasmettere la tranquillità che serve per fare una grande partita per andare in finale.
Sono sempre stato un giocatore che ha grande mentalità in campo, non sarò il più tecnico ma ho grande disciplina e questo sono contento sia riconosciuto sia dai compagni che dai tifosi. Vengo da un anno difficile in Germania, non mi sono trovato bene a livello famigliare, forse per quello che adesso voglio ripagare tutti perchè avevo proprio bisogno di questo.
Giochiamo a calcio per queste partite in questi stadi caldi. Con Kean non servono molto parole, è importante che lui sappia che noi siamo li, non gli abbiamo detto tante cose ma che noi ci siamo sempre, ci sono cose che vanno oltre al calcio, noi siamo un grande gruppo anche per questo. Noi e il Betis siamo meritatamente in semifinale, vogliamo la finale entrambi ma non ci dimentichiamo che poi c’è anche la finale in casa nostra.
Contro il Cagliari abbiamo avuto il segnale più forte, non avevamo hotel, nè il campo per allenarci e nemmeno i vestiti per allenarci. Abbiamo sbagliato i primi 10 minuti poi abbiamo avuto forza di ribaltarla, abbiamo fatto questo salto di qualità ma due partite non bastano per dirlo, dobbiamo tenere duro fino alla fine della stagione con questo atteggiamento. Condividere lo spogliatoio con De Gea è un grande onore, siamo come fratelli, mi sta insegnando qualcosa, lui è un campione assoluto. David, io ed altri che abbiamo fatto già queste esperienza ci siamo parlati e abbiamo trasmesso la voglia di fare una grande partita”