Mario Gomez ha parlato a Ultimo Uomo in una lunga intervista (QUI LA VERSIONE INTEGRALE), queste le parole del centravanti tedesco che ha raccontato il suo rapporto con Montella e il problema infortuni nella sua esperienza alla Fiorentina:
“Abbiamo avuto un inizio fantastico. Io e Giuseppe nelle prime tre partite abbiamo fatto una cosa come sette, otto gol insieme. Poi, sfortunatamente, io mi sono fatto male, e quando sono tornato si è fatto male lui. E alla fine lui non è più tornato, perché il suo problema l’ha tenuto fuori per due anni e mezzo. È pazzesco, davvero pazzesco. Nessuno riusciva a capire cosa avessi. Ci ho messo sei mesi a recuperare per un problema per cui di solito ci vogliono sei settimane. È stato pazzesco: ho visitato una cosa come dieci dottori diversi e nessuno riusciva ad individuare il problema. Alla fine sono stati i dottori di Francesco Totti, a Roma, a scoprire cosa avessi. A quel punto ho iniziato la riabilitazione da zero.
Ho avuto anche un sacco di problemi tra le varie riabilitazioni. Provavo dolore ma nessuno riusciva a capire quale fosse il problema. Alla fine hanno smesso di credere che fossi infortunato, persino l’allenatore aveva dei dubbi. Con Vincenzo [Montella] ho avuto una grande amicizia ma in quel momento ho iniziato a dubitare di lui perché non credeva davvero che fossi infortunato. E in questa piccola cosa potevi sentire che la fiducia si era incrinata.
Mi fa ancora male pensare di non essere riuscito a dare alla Fiorentina ciò che avrei voluto, è l’unico club in cui non sono riuscito a mostrare il mio vero potenziale. Sono riuscito a recuperare solo quando mi ero già trasferito in un altro club, perché a quel punto non avevo più la pressione di tornare e ho potuto ricominciare da capo. Nella Fiorentina non ho avuto il tempo per farlo”