Ancora più della classifica, preoccupa la sensazione di inevitabilità che accompagna la squadra nei momenti decisivi delle partite. Quando il match è in equilibrio e basterebbe poco per indirizzarlo, la Fiorentina sbaglia e si consegna agli avversari. Il paradosso è che la prestazione non è lontana da quella di alcune gare della scorsa stagione, quando a fare la differenza erano un portiere decisivo e un centravanti cinico. Quest’anno succede l’opposto: De Gea commette errori gravi, come in occasione del primo gol di Orban, e Kean spreca troppe chance sotto porta. Con il rendimento di un anno fa, questa partita.
Con una media punti di 0,40 a partita, identica a quella di Pioli, la posizione del tecnico è ora sotto osservazione. Se due allenatori non riescono a trovare soluzioni, la società dovrà interrogarsi sui limiti strutturali della rosa, anche in vista del mercato di gennaio. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
