La pioggia abbondante lava via un po’ tutto: le paure e le incertezze della Fiorentina, il trucco del Panathinaikos che ad Atene si era imbellettato da squadra competitiva sfruttando gli errori degli avversari ma ieri si è presentato per un’ora in tutta la sua mediocrità rivitalizzandosi solo nel finale grazie all’angoscia viola di fallire l’obiettivo. E così la Fiorentina ribalta i greci e si qualifica per i quarti di Conference League: gli sloveni del Celje, sopravvissuti a una battaglia di 120 minuti più rigori con il Lugano, sono un ostacolo che non spaventa (e che fa emergere i soliti dubbi sull’effettivo valore tecnico della competizione), ma come negli ottavi molto dipenderà dall’atteggiamento e dal rendimento della squadra di Palladino. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.