
C’è Fiorentina-Atalanta domani sera. Sfida che per i viola, come del resto per i nerazzurri, è diventata una sorta di appuntamento con fibrillazioni e tensioni. E, sia chiaro, non solo quelle sul campo, dove il confronto fra le due squadre può garantire spettacolo. Fiorentina in netta, nettissima, crescita e Atalanta costruita su ottime individualità: questo, di fatto, quanto ci aspetta domani nella notte del «Franchi».
Poi, come detto, c’è il resto. Ci sarà l’ennesimo ritorno del ’nemico’ Gasperini nella ’nemica’ Firenze, ci saranno i ricorsi e le ansie di situazioni che hanno fatto arrabbiare tifosi e proprietà viola, ci saranno i riflessi su una tentazione di mercato che è evaporata dopo qualche settimana di certezze piovute in città direttamente da Bergamo.
Già, Gasp. Alzi la mano chi ha dimenticato la maxi-bufera che l’allenatore accese accusando Federico Chiesa di essere prima un cascatore alla ricerca di rigori e poi un campione. Accuse, quelle di Gasperini che non si limitarono a un’opinione negativo-sconcertante nei confronti del giocatore ma coinvolsero anche la società e lo staff viola che secondo Gasp non erano bravi a far maturare e correggere il talento di Chiesa.
Al termine di quella gara Gasperini mise letteralmente le mani addosso a Pioli, spingendolo via. L’allenatore nerazzurro non aveva preso bene la sconfitta e infatti nel post gara se la prese con Chiesa e la società viola.
Una stagione successiva il tecnico diede dei “Figli di put**” i tifosi viola che risposero facendo una maglia con scritto “Gasperini uno di noi”. Una risposta geniale quanto pungente.
Si va a Bergamo e qui, la Fiorentina ricorda bene come i normali sfottò per una rivalità calcistica, sono sfociati in un paio di occasioni (contro Vlahovic e poi contro Milenkovic) e cori e contestazioni a sfondo razzista. E poi… poi le offese, e siamo alla storia attuale, che la curva nerazzurra ha rivolto direttamente a Commisso, tirando in ballo le sue origini dell’Italia del sud.
Anche in uno scontro a Parma, dopo l’Atalanta giocava le sue partite in casa nella stagione 2019/2020, i tifosi bergamaschi fecero cori razzisti contro Dalbert. A fine gara Gasperini disse di non aver ascoltato nulla di tutto ciò.
Al termine della gara di andata di questa stagione, dove i nerazzurri si imposero per 1-0, Gasperini in conferenza stampa non ha mancato l’ennesima frecciata alla Fiorentina, sostenendo che la squadra viola fosse arrivata in Europa, proprio a discapito della sua squadra, grazie a dei favori arbitrali.
Ma torniamo sul campo. Un’occhiata alla classifica e spicca un numero che i viola contano di centrare battendo i nerazzurri. Bene, se domani la Fiorentina dovesse vincere il distacco dall’Atalanta (oggi al sesto posto con 48 punti), si ridurrebbe a quattro lunghezze. Quattro punticini di distanza da un traguardo che per i viola potrebbe animare alla grande il finale di campionato. Sì, un traguardo assolutamente simile a quello centrato proprio alla fine della scorsa stagione con la Fiorentina che fu lesta a brava a prendersi il posto in Conference e strapparlo proprio all’Atalanta. Lo scrive La Nazione