Notte da tensioni forti, quella che si vivrà stasera al Franchi. C’è Fiorentina-Lazio, sfida che vale tanto, tantissimo, in chiave classifica, Europa del futuro, rincorsa a chi, in questa fase della stagione, sta correndo a testa alta come Bologna e Atalanta. Fiorentina-Lazio, però, nasconde (ma non troppo) anche altri spunti di riflessione-tensione. E il primo porta dritto alla situazione che si sta vivendo in casa viola dall’inizio del 2024.Sono mancati grinta, cattiveria e di conseguenza risultati e dagli applausi formato Champions di Natale si è arrivati alla contestazione della settimana scorsa a Empoli.
Nel mezzo le pagelle del mercato di gennaio, le scelte tattiche di Italiano, il rendimento in fase down di troppi giocatori, fra i quali quelli dei piedi buoni di Nico, Bonaventura ed Arthur. Stop. Fatta questa analisi e riletta la scansione del cosa non ha funzionato, la Fiorentina ha adesso l’obbligo di ripartire. Di rialzare la testa, di rimettersi in moto. E la sfida con la Lazio deve rappresentare più che un calcolo sulle difficoltà da affrontare (la squadra di Sarri è un pessimo cliente), uno stimolo per accendere lo spirito giusto, pungere la squadra nell’orgoglio e mettere i giocatori davanti a uno specchio sul quale corrono le immagini del presente ma anche quelle del futuro. Non si può e non si potrà sbagliare, insomma. Lo scrive La Nazione.
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