
Abbiamo già avuto modo di appurare come l’eventuale successo della Roma nella finale di Conference League potrebbe permettere all’Italia di poter schierare ben 8 formazioni nelle prossime competizioni continentali solo nel caso in cui, però, i capitolini terminassero il campionato dopo il settimo posto. In quel caso l’Italia si presenterebbe in Europa con 4 squadre in Champions League, 3 in Europa League ed una al play off per accedere alla Conference League. Ribadiamo l’assurdità del regolamento che prevede, invece, l’assenza della squadra italiana allo spareggio per la Conference nel caso in cui la Roma dovesse vincere la finale di questa competizione e, contemporaneamente, arrivare al settimo posto in campionato. Considerato il solo anno di vita della Conference League, ne approfittiamo per fare luce sulla modalità di accesso di questa neonata manifestazione, l’unica delle tre in cui, ricordiamo, nessuna squadra accede direttamente alla fase finale.
La rappresentante italiana quest’anno disputerà il play off di Conference League il 18 ed il 25 agosto, con gare di andata e ritorno, nel periodo immediatamente successivo all’inizio della prossima Serie A. In pratica, qualificandosi per la fase finale di Conference, la compagine nostrana disputerebbe ben 11 gare ufficiali (7 di campionato e 4 di “coppa”) fra il 14 agosto ed il 18 settembre! Un tour de force iniziale mai visto. Un altro aspetto da considerare è la possibilità di accedere a questo spareggio da “testa di serie” (come è successo lo scorso anno alla Roma) oppure da “non testa di serie”, due situazioni decisamente opposte visto che, nell’urna più importante, lo scorso anno c’erano formazioni del calibro di Tottenham, Basilea e Anderlecht (solo per fare qualche nome).Chiudiamo con una considerazione sulla Fiorentina che, in caso di accesso al play off di questa competizione, può contare solo sullo “striminzito” ranking dell’Italia (visto che i viola sono assenti da 5 anni dalle competizioni continentali). Questo significa che le possibilità per i gigliati di poter essere inseriti nell’urna delle “teste di serie” in occasione del determinante spareggio potrebbero essere ridotte ad un lumicino. Lo scrive La Nazione.