La Fiorentina si affaccia all’inizio della stagione 2024-2025 con rinnovate ambizioni. Uscita sconfitta per il secondo anno consecutivo dalla finale di Conference League, la società viola ha voltato pagina salutando Vincenzo Italiano, allenatore che ha guidato la squadra nelle ultime tre stagioni, portandola a giocarsi ben tre finali (una in Coppa Italia e due in Europa), senza però riuscire a vincere alcun trofeo. Per sostituire Italiano, legatosi al Bologna, la scelta del ds Daniele Pradè è ricaduta su Raffaele Palladino, tecnico che si è messo in luce nelle ultime due stagioni alla guida del Monza, condotto a due tranquille salvezze.
Da un mister emergente a un altro, il desiderio del club di Rocco Commisso non cambia: la Fiorentina, che ha alle spalle un progetto ambizioso, punterà a migliorare ulteriormente i propri risultati dando seguito al progetto di crescita intrapreso in questi anni. La Viola, infatti, ha le idee chiare quantomeno sugli obiettivi da raggiungere. Se per il campionato, infatti, la zona europea, magari Europa League più che Champions League, potrebbe essere il traguardo auspicabile, è in Coppa Italia e Conference League che la squadra di Palladino punta davvero ad arrivare in fondo. I migliori siti con bonus scommesse qui elencati dalla redazione di Gazzetta Scommesse danno infatti spesso Biraghi e compagni per favoriti nella terza competizione europea. Dopo due finali raggiunte e perse consecutivamente, l’unico obiettivo possibile è migliorare ancora, vincendo il trofeo. Certo, ci saranno avversari temibili, ma il club toscano può ambire alla terza coppa europea.
Come cambia la Fiorentina con il calciomercato
Rispetto alla scorsa stagione la Fiorentina ha cambiato aspetto, optando per un ringiovanimento della rosa e dando una sforbiciata al monte ingaggi. È stato ceduto un leader come Nikola Milenković, finito al Nottingham Forest per 12 milioni e sono stati lasciar andar via a parametro zero giocatori che nelle ultime stagioni si erano ritagliati un ruolo importante come Alfred Duncan, Gaetano Castrovilli e soprattutto Giacomo Bonaventura. Non è da escludere che entro la fine del mercato possa essere ceduto anche un altro pezzo da novanta come Nico González. Al momento i volti nuovi portati a Firenze dal ds Daniele Pradè sono Moise Kean dalla Juve, Marin Pongračić dal Lecce e Andrea Colpani dal Monza.
Come cambia la Fiorentina da Italiano a Palladino
Con l’avvicendamento in panchina da Vincenzo Italiano a Raffaele Palladino, la Fiorentina ha cambiato sistema di gioco. Nelle ultime tre stagioni la squadra viola ha giocato prevalentemente con il 4-3-3 e il 4-2-3-1, mentre ora, con l’approdo in panchina dell’ex Monza, il modulo di riferimento è il 3-4-2-1.
Allievo di Gian Piero Gasperini, Palladino, dall’attuale tecnico dell’Atalanta, ha ripreso l’atteggiamento nella pressione alta praticando una fase di possesso palla diversa, più orientata al controllo e alla ricerca degli spazi. Il suo Monza si è fatto apprezzare per la libertà in fase di costruzione, fatto di interpreti che si scambiavano continuamente la posizione per mandare in confusione le linee avversarie. Pur non essendo un fondamentalista, anche Palladino ricorre spesso alla costruzione dal basso, spesso partendo dal portiere, ma rispetto al possesso palla insistito di Italiano, il nuovo allenatore viola ha come idea quella di verticalizzare il più velocemente possibile, esaltando le caratteristiche dei calciatori offensivi.
Come giocherebbe la Fiorentina oggi
La forma della squadra, con ancora un mese intero prima della chiusura del calciomercato, potrebbe ulteriormente mutare, ad ogni modo, ad oggi, la Fiorentina – anche in base a quanto visto nella tournée inglese – dovrebbe schierarsi con il 3-4-2-1. Tra i pali, dove non va escluso un nuovo arrivo, dovrebbe esserci ancora Terracciano, mentre la difesa dovrebbe essere composta da Martínez Quarta, Ranieri e Pongračić. A centrocampo i due interni dovrebbero essere Bianco e Mandragora, mentre sulle fasce sembra probabile l’impiego di Dodô e Biraghi. La trequarti dovrebbe prevedere la presenza di Lucas Beltrán e Andrea Colpani, con Moise Kean ad agire da unica punta.