È chiara e precisa la posizione di Pino Capua, membro della commissione medica Figc e presidente della commissione antidoping Figc, sulle indicazioni del Comitato tecnico scientifico per avviare la Fase 2 del calcio italiano. “Il modulo tedesco è assolutamente percorribile, non capisco perché non farlo anche in Italia. Il Cts non ostacola il lavoro della Figc, però auspico nella collaborazione di tutti gli organi coinvolti nel tentativo di mettere a punto il miglior lavoro possibile”.
“L’obiettivo di tutti è quello di far ripartire il calcio, sedendoci ad un tavolo e ragionando, una soluzione si trova – ha aggiunto Capua -. Per quanto riguarda i dilettanti, bisognerà attendere un vaccino, il rischio 0 non ci sarà a settembre, ottobre o novembre. Bisogna avere grande pazienza ed equilibrio, perché sono molto numerosi”.
“Sono estremamente convinto che la presenza di un’associazione precisa con tutti medici che lavorano nel mondo del calcio, sia indispensabile – ha continuato -. Parliamo di un argomento delicatissimo, in questo periodo d’emergenza non si deve tralasciare nulla”. “Se c’è da interpellare persone utili alla causa, vanno interpellate – ha proseguito Capua -. Dividerei due problematiche: sul discorso dei medici bisognerà fare ragionamenti equilibrati in funzione di una competenza che i medici hanno, sedendosi attorno ad un tavolo”. “L’emergenza è emergenza, ma la competenza e qualità professionale di Enrico Castellacci, è quello che serve in questo contesto”, ha aggiunto.
Lo riporta Sportmediaset.it