Sulle pagine della Nazione, Benedetto Ferrara ha commentato l’arrivo del primo acquisto Moise Kean alla Fiorentina dalla Juventus: “Ecco a noi Moise Kean, ex enfant prodige e si spera ex bad boy del calcio italiano. Con lui prosegue la curiosa sintonia con i bianconeri che ha portato la conclusione di varie trattative come Chiesa, Vlahovic, Arthur e Mandragora. La Juve lo voleva cedere ed in fretta e noi lo abbiamo preso, siamo qui per questo, pare.
Zero gol nell’ultima stagione, 17 gol totali nel suo anno migliore al Psg, dove giocava con Mbappe e Neymar, non con Portillo e Castillo, giusto per farci un’idea. Il suo nome ha scatenato varie reazioni che possiamo riassumere in tre correnti di pensiero. La prima è quella dei moderati, ovvero: le potenzialità ci sono, ma va bene solo se arriva un altro attaccante con numeri un po’ più solidi.
Certo Kean non è costato poco: 18 milioni (bonus compresi) con un contratto che scadeva tra un anno. Mah. Un vero investimento, compreso un contrattone quinquennale di prima fascia, almeno per la Fiorentina. Difficile immaginare che non sia la punta titolare, anche se è vero che Kean può giocare anche esterno. Nel frattempo si fa circolare la voce che l’ex Juve, ex Psg, ex Everton, ex giovane promessa, ex azzurro è stato richiesto espressamente da Palladino.
Come dire: se va bene bene, altrimenti… fate voi. La corrente “mai una gioia” invece va giù dura. Riassumendo: stiamo dando indietro a rate i soldi incassati per Vlahovic. Beh, messa così forse è un po’ troppo. Forse meglio dire: l’ennesima scommessa costata cara”.

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