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Esclusiva tifo, alla scoperta del Calabria viola: “Rocco, la tua terra ti sostiene. Torneremo grandi, ma senza Iachini..”

Viola Club

Esclusiva tifo, alla scoperta del Calabria viola: “Rocco, la tua terra ti sostiene. Torneremo grandi, ma senza Iachini..”

Marco Collini

6 Novembre · 15:17

Aggiornamento: 8 Dicembre 2020 · 19:21

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La maglietta dedicata ad Astori nel “muro” davanti al Franchi

Per parlare della rubrica che va a far conoscere i gruppi e viola club sparsi per il territorio la redazione di Labaroviola ha contattato in ESCLUSIVA Boris Cugliari, del “Calabria viola – Firenze nel sud.

Buongiorno Boris, come nasce la passione per la Fiorentina in Calabria?

“Nel mio caso fui attratto in adolescenza dalle gesta di Batistuta, Rui Costa e Toldo. Mi piaceva quella stupenda maglia viola. Il presidente invece era tifoso del Catanzaro Calcio, storicamente gemellato della Fiorentina quindi il passo nello scegliere il giglio fu breve”.

La fondazione del club a quando risale?

“Era l’anno 2013′, quando il presidente Giuseppe Di Pietra creò per scommessa una pagina facebook che portava il nome del club. E così dalla mente di 3-4 amici di Mileto, in provincia di Vibo Valentia partì il progetto di colorare col viola la bella Calabria”.

Oggi su quanti iscritti potete contare?

“Ci siamo assestati sui 50 iscritti, con uno zoccolo duro di una ventina di irriducibili. Vi garantisco che tifare Fiorentina in terra così lontana e ‘strisciata’ è un’impresa..”.

Al Franchi in quale settore esponete il vostro striscione?

“Siamo stabilmente in curva Fiesole, vicino al ‘Firenze nel nord‘ dell’amico Marco Baratti, il quale ci ha coinvolto ed ispirato nel creare la sezione meridionale del club. Inoltre il bravo Marco ci aiuta anche nel racimolare biglietti per gli altri soci appassionati. In genere durante una stagione normale senza pandemie mondiali (ride ndr..), riusciamo a seguire 8-10 gare dal vivo. Suddivise con predominanza degli incontri in trasferta nel sud Italia. Roma, Crotone, Napoli, Lecce sono tappe nelle quali non manchiamo mai. Ricordo la ‘prima’, fu un Fiorentina-Juventus 0-0 nella stagione 2013/2014. Lì salimmo con un pulmino composto da 16 tesserati, fu l’inizio di una grande storia viola”.

Come si sviluppa una giornata tipo allo stadio con partita alle 15 la domenica?

“Ci ritroviamo il sabato sera intorno a mezzanotte, partendo rigorosamente in bus. Da lì risaliamo lo stivale per gli 890 km del tragitto che ci porta nella casa della nostra Fiorentina. Le nostre 12 ore scorrono fra canti e alternati al riposo per poter trasmettere il nostro calore nei 90′ della partita. Arriviamo al Franchi in media fra mezzogiorno e l’una, breve pranzo frugale e poi corsa sui quei gradoni mitici della curva. Al termine ci rimane il tempo per un panino e poi si riparte per la Calabria. Giusto in tempo per essere al lavoro l’indomani”.

La “pezza” esposta nel cuore della curva Fiesole

Raccontaci qualche aneddoto legato ad una partita..

“Stagione 2015/16 in occasione della trasferta al San Paolo contro il Napoli. Nel viaggio d’andata fummo fermati dalla polizia per un normale controllo dalla polizia, la quale ci fece scendere per espletare le operazioni di controllo. Ebbene, l’autista si dimenticò nell’attesa il quadro del pullman acceso..alla ripartenza la batteria del mezzo era andata! Ci ritrovammo a spingere tutti insieme l’autobus, fu una cosa che ancora mi fa ridere…

Oppure quella volta del 20 ottobre 2013, quando battemmo la Juve 4-2. Lì seguimmo la sfida a casa del pres. del club a Mileto, nel primo tempo come tutti avevamo il morale sotto i tacchi. A fine partita eravamo alle stelle, ricordo fiumi di alcool in quella stanza. Ebbri di gioia scendemmo in strada, in giro con la macchina clacksonando per tutta la città. Presi dalla gioia lanciammo un fumogeno davanti allo ‘Juve Club Vibo Valentia’. Fu una giornata indimenticabile.

Speriamo che presto potremmo di nuovo vivere quei momenti. Personalmente ho il piacere di conoscere Daniele Pradè e posso svelarvi che soffre per la situazione che si è creata, quando i risultati non arrivano lui è il primo responsabile insieme al tecnico. Ci tengo a dire a nome mio e del presidente Di Pietro, che per arrivare ad una svolta sul campo sia necessario salutare il tecnico Iachini, il quale fu formidabile nel ridare vigore lo scorso anno ad una squadra fuori fase. Siamo perdipiù convinti che la rinascita possa arrivare con Montella in panchina. Pensiamo che la rosa di quest’anno possa essere in vestito perfetto per l’aeroplanino, a differenza della rosa che li fu messa a disposizione nella scorsa stagione. Quindi ci teniamo a lanciare un messaggio al nostro conterraneo Rocco Commisso: #IachiniOUT e dopo Parma #MontellaIN. Vi mandiamo un  salutone dalla Calabria e sempre Forza viola!”

Marco Collini 

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