Oggi ai microfoni di Labaroviola.com abbiamo Gabriele Ferrarini, laterale della Pistoiese in prestito dalla Fiorentina.
Buongiorno Gabriele, raccontaci la tua storia. Quando hai cominciato a giocare a calcio?
“Buongiorno Marco,gioco a pallone dall’età di 5 anni nella piccola squadra del Colli di Luni, in Liguria”.
Come fu la trattativa che ti permise di approdare in viola?
“La società viola mi seguì per diverso tempo. Fu Alberto Bernardeschi, il padre di Federico a consigliarmi. Poi arrivò Stefano Cappelletti nel 2009/2010′ allora ds del settore giovanile che mi portò a Firenze”.
Hai fatto molti sacrifici per venire a Firenze?
“Si devo dire che facevo la spola 3 volte alla settimana. Frequentavo la 2′ Media a Sarzana e nel pomeriggio raggiungevo Firenze”.
Il tuo ruolo è sempre stato quello di laterale?
“Da bambino ero centravanti, segnavo tantissimo. Arrivato in viola fui spostato attaccante esterno, anche lì facevo tantissimi gol e sfornavo assist..”
Poi sei arretrato ancor più..
“Ride(ndr.). Ricordo furono gli anni in cui fui allenato da Cioffi e Nardi, i quali mi misero laterale nei cinque di centrocampo a tutta fascia, seppur con licenza di attaccare”.
Lo staff dei tecnici viola cosa ti ha trasmesso?
“Ognuno di loro mi ha dato una mano. Penso a Ruglioni (ndr. “Capacità atletiche devastanti”) alla tranquillità che ci dava per offrire il meglio. Cioffi (ndr.”Nemmeno lui sa quanto sia forte”) un tecnico che aveva grande cura dei particolari. Fino a Bigìca, grande motivatore. Quando scendevo in campo volevo mangiare l’erba..”
Un anno fa alzavi la Coppa Italia Primavera, ricordi?
“Un orgoglio immenso, ripensarci mi da una carica incredibile. Voglio riviverlo in carriera. Con noi c’era Vlahovic, attaccante formato dal grande fiuto del gol”.
Di quella Primavera chi sono quelli che per te faranno carriera?
“Ne nomino 4. Salvatore Longo ora al Bisceglie, un centravanti con un bagaglio tecnico mai visto.
Ghidotti; ora alla Pergolettese, in porta non fa passare un gol.
Lakti; ora al Gubbio, un cane randagio del centrocampo.
Meli; anche lui a Gubbio, leader tecnico dell’attacco”.
Rapporto con la Nazionale?
“Ho fatto la trafila dall’Under 15 fino ad arrivare all’Under20. Disputando anche un Europeo U19 da titolare”.
Ora sei a Pistoia, come ti trovi?
“Bellissima esperienza, ho trovato un tecnico come Pancaro che mi ha voluto fortemente e mi sta dando tanti insegnamenti del ruolo, lo stesso che gli ha permesso di giocare tanto in A”.
Hai già fatto parte della rosa viola l’anno scorso, con chi hai legato di più?
“Si sono stato convocato da Montella per le ultime 3 giornate del campionato. Ricordo con piacere Pezzella, un vero capitano sia dentro che fuori dal campo”.
Hai avuto contatti coi dirigenti viola quest’anno?
“Certamente, Vincenzo Angeloni mi chiama e mi sprona a dare sempre di più. Segno di una grande società che ci tiene ai suoi tesserati”.
Che obiettivo ti poni il prossimo anno?
“Voglio avere l’occasione di fare il ritiro a Moena, giocarmi al massimo le mie carte per restare tutto l’anno. Altrimenti un anno di B mi completerebbe del tutto”.