Stefano Cecchi, firma de La Nazione, ha parlato a Labaroviola delle sue sensazioni sul momento vissuto dalla Fiorentina.
Come hai visto la Fiorentina di ieri, a Bologna? In molti hanno parlato di festival della mediocrità.
“Lo spettacolo calcistico certo non è stato di prima categoria. Possiamo dire di aver visto un grande Federico Chiesa giocare insieme ad altri 21 che ci hanno provato. Il suo gol, poi, è stato un gesto straordinario: ha messo a sedere due difensori, uno dei quali lo conosciamo, De Maio (sorride, ndr). Ha illuminato il pomeriggio viola”.
C’è stato davvero un effetto Della Valle?
“Me lo chiedo da due giorni. Certo, le coincidenze esistono: quando Diego va a parlare prima della gara, arriva un successo. Penso ancora a quella vittoria a Milano con la rete di Amauri. Non è casuale: la presenza della società ha un peso su una squadra che resta giovane”.
Ti aspetti ADV venerdì sera allo stadio?
“Quello che è successo a Bologna ci racconta e ci dice che sarebbe necessario. Sarebbe un bel gesto, anche se la maggioranza dei tifosi della Fiorentina ha scelto di distaccarsi dalla proprietà. Però la partita contro la Juve è diversa, quasi esterna rispetto al campionato. Sappiamo cosa significa, per noi. C’è un fil rouge contro di loro, è una gara che vale tanto”.
Che ti aspetti dalla sfida di venerdì? La Juventus sembra inarrestabile.
“Il calcio è meraviglioso perché consente sempre di sperare. Ci sono cose, in questo gioco, che non si riescono a spiegare: come quando la Roma perse un campionato giocando contro il Lecce. Sulla carta non c’è partita: la Fiorentina resta una squadra fragile, mentre i bianconeri sono un caterpillar. E’ ancora una volta un Davide contro Golia: speriamo soltanto di ripetere quanto di magnifico è già successo in passato”.
Come vedi i nuovi, Dabo e Falcinelli?
“Le vedo come due alternative, due che servono per far rifiatare i titolari. Falcinelli arriva a Firenze maturo, anche se il suo curriculum ci racconta fondamentalmente di un buon finale di stagione a Crotone, un anno fa. Francamente non penso che possa togliere il posto a Simeone. Dabo? Ce lo descrivono come un predatore del pallone, una sorta di fotocopia di Sanchez. Un uomo che intercetta palloni, nel centrocampo a 3, dove l’unico altro a farlo è Veretout, in certe fasi della gara può tornare utile. Però non vedo nessuno dei due come titolare.
Questa Fiorentina può ancora pensare all’Europa o la corsa è già compromessa?
“La corsa è molto compromessa: questa squadra non ha la forza, né la costanza, né l’esperienza per recuperare i punti persi, ma mai dire mai. Non lo pronostico, che la viola riesca ad andare in Europa. Però parliamo di calcio, dunque la speranza esiste ancora”.