Uno dei protagonisti dello Scudetto datato 1969, Giancarlo De Sisti, meglio noto come “picchio”, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a Luca Calamai per La Gazzetta Dello Sport, che vi invitiamo a leggere in edicola. L’incipit è tutto un programma: “I Della Valle hanno riproposto la politica dei giovani come la mia Fiorentina ye-ye”.
Questo uno stralcio:
Il prossimo in rampa di lancio è Chiesa?
“Tra due anni può diventare un top-player. E’ uno dei simboli del calcio italiano. Federico unisce forza e talento. Può fare il tornante, l’esterno d’attacco, la seconda punta. Se riuscirà ad essere più freddo in fase conclusiva andrà sicuramente in doppia cifra. Qualsiasi allenatore vorrebbe allenarlo. Sono ragazzi come lui che riportano gente allo stadio”.
La Fiorentina ha un altro figlio d’arte, Giovanni Simeone
“Un cognome pesante. All’inizio c’era qualche sospetto sul suo reale valore. Lo ha spazzato via. Gli ho visto andare a segno all’Olimpico contro la Roma spostando uno come Manolas, certi gesti sono veri e propri esami di maturità. Il Cholito vale una ventina di goal ed è bello che sia stato convocato in nazionale. Mi piace anche che abbia sempre evitato paragoni con Batistuta. Se alzi l’asticella a quel livello hai perso prima di cominciare…”.
Su Pjaca ha aggiunto che Firenze ama il bello e piacerà molto ai tifosi viola, ricorda a “Picchio” giocatori come Zola, Mancini e Totti. Un tridente che vale da solo il prezzo del biglietto…
Un tridente che può trascinare la squadra viola a quali obiettivi?
“L’Europa League è un traguardo alla portata”.