Stefano Pioli ha portato al Viola Park un’aria nuova fatta di empatia, entusiasmo, serietà, passione e innovazione, sorprendendo anche chi già lo conosceva. Il suo arrivo ha migliorato l’atmosfera dopo un passato recente complicato, riportando sorrisi e positività dentro la squadra e tra i tifosi, che hanno subito percepito il suo impatto. In poco più di dieci giorni, Pioli è diventato il vero punto di riferimento del centro sportivo, creando un legame forte tra squadra e ambiente, elemento ritenuto fondamentale per colmare il gap con le big del campionato.
Il metodo di lavoro di Pioli è rigoroso e attento: al mattino è tra i primi ad arrivare e la sera tra gli ultimi ad andarsene, dedicandosi a pianificare allenamenti, analizzare dati atletici con strumenti tecnologici all’avanguardia, dialogare con dirigenti e parlare con ogni membro dello staff con un sorriso. Questo approccio umano e professionale contribuisce a creare un ambiente positivo e motivante, dove i giocatori si sentono valorizzati e responsabilizzati, ma anche chiamati a dare il massimo, soprattutto negli allenamenti intensi e focalizzati sull’aggressività.
Il rapporto umano è al centro dello stile di Pioli, che ha saputo conquistare giocatori come Gudmundsson, trasformandone l’atteggiamento da timido e distante a entusiasta e partecipe. L’allenatore è sempre disponibile ma molto esigente, con sedute faticose e stimoli motivazionali, come sfide con premi e punizioni, e messaggi ispiratori negli spogliatoi. L’obiettivo è una Fiorentina competitiva, capace di giocare con due punte e affrontare la stagione con voglia di primeggiare, un mix di serietà e divertimento che rispecchia appieno il carattere di Pioli. Lo scrive il Corriere Fiorentino.