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Corriere Fiorentino: l’Europa League varrebbe 30 mln, 10 mln in meno l’accesso alla Conference

Firenze, stadio A.Franchi, 09.05.2021, Fiorentina-Roma, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere Fiorentino: l’Europa League varrebbe 30 mln, 10 mln in meno l’accesso alla Conference

Redazione

19 Maggio · 08:47

Aggiornamento: 19 Maggio 2022 · 08:47

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Firenze, stadio A.Franchi, 09.05.2021, Fiorentina-Roma, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Per tornare in Europa a cinque anni di distanza dall’ultima partecipazione, la Fiorentina dovrà prima di tutto battere la Juventus sabato sera al Franchi. Ma se davvero i viola riuscissero a centrare l’obiettivo, il piazzamento in classifica potrebbe rappresentare un’altra discriminante di grande valore. 

Un aspetto ovviamente secondario rispetto alla necessità di fare risultato contro i bianconeri e all’importanza di tornare nel calcio internazionale dopo anni difficili (in caso di mancata vittoria sabato sera a proposito, ci sarà da tener d’occhio il risultato di Atalanta-Empoli e di Torino-Roma, partita quest’ultima che si giocherà già domani), perché la volontà di tutti in casa viola è tagliare il traguardo a prescindere dal nome della coppa da giocare il prossimo anno. Dando uno sguardo ai numeri però, si capisce che una forbice, tra Europa League e la neonata Conference, esiste eccome. Così ancor prima di capire se la Roma sarà in grado di vincere la finale di Conference a Tirana (e in caso di ottavo posto in campionato anche di consentire all’Italia di avere otto squadre in Europa il prossimo anno), per Italiano e la sua squadra riuscire a scalare ulteriori posizioni in classifica significherebbe regalare risorse preziose alla società e rendere il calendario, almeno quello estivo, meno fitto.

Con l’accesso in Europa League la Fiorentina entrerebbe di diritto nella fase a gironi e affronterebbe la prima sfida l’8 settembre 2022, dopo le prime 4 giornate di campionato in programma ad agosto, mentre in caso di Conference sarebbe chiamata ad affrontare gli spareggi fissati per il 18 e 25 agosto. Date che non cambiano l’organizzazione che la Fiorentina sta già predisponendo per l’estate, con il ritiro di Moena a metà luglio e gli impegni di Coppa Italia già comunque rimandati a gennaio, ma che imporranno di arrivare ad agosto in condizioni fisiche già buone. Di contro se in linea di massima il ritorno in Europa può significare maggior appeal sul mercato nei confronti di calciatori di valore, e maggiori incassi ai botteghini, è soprattutto il tipo di competizione centrata a fare la differenza nelle casse societarie, con una distanza tra Europa e Conference League che supera la decina di milioni di euro. Insomma tra il sesto e il settimo posto, traguardi ancora raggiungibili per i viola, ballano orizzonti sportivi e risorse economiche, mentre l’eventualità più dolorosa dell’ottavo posto costringerebbe la Fiorentina ad accontentarsi dei soli introiti dai diritti tv italiani.

Soltanto l’accesso ai gironi di Europa League regalerebbe alla società circa 3,63 milioni, mentre con il passaggio della prima fase si arriverebbe fino a 7 (1,1 milioni alla vincente del girone, 550 mila euro alla seconda oltre a 630 mila euro per ogni vittoria e 210 mila per ogni pareggio). Una cifra che può salire fino a 30 milioni in caso di vittoria finale anche grazie a un paio di milioni in arrivo dal ranking Uefa dei viola negli ultimi 10 anni (fino alla scorsa stagione la Fiorentina era al cinquantacinquesimo posto) e altri 7 per il marketpool, ovvero i diritti tv relativi al paese di distribuzione.

Dall’altra parte chi tra Roma e Feyenoord si porterà a casa la Conference League terminerà un percorso da quasi 20 milioni di euro in tutto (ma il Franchi non garantirebbe gli incassi dell’Olimpico), a conferma di una dimensione sì europea ma comunque minore. Centrando il settimo posto, e superando il playoff, alla Fiorentina spetterebbero poco meno di 3 milioni per la fase a gironi, poi 500 mila euro per ogni vittoria e 165 mila per ogni pareggio del girone con un premio da 650 mila euro per la prima classificata e da 325 mila per la seconda. Opportunità da provare a cogliere, per consentire all’universo viola di fare un passo avanti tecnico ed economico, che si tratti di affrontare nuovi avversari disseminati sulla mappa del calcio europeo o di aumentare gli introiti per rinforzare la squadra. Lo scrive il Corriere Fiorentino. 

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