Quindici gol in campionato, scommessa più che vinta. Eppure in estate non tutti erano così sicuri che sarebbe finita bene. Di Moise Kean però, ne era certo Raffaele Palladino, e la Fiorentina ha fatto il possibile per accontentare il suo allenatore. E dopo due anni alla ricerca di un centravanti degno di nome per sostituire Vlahovic, ecco l’attaccante e tanti saluti a chi pensava che quei 13 milioni più 5 di bonus fossero un azzardo o, addirittura, un’esagerazione.
Adesso però molti tremano all’idea che qualcuno in estate possa pagare i 52 milioni della clausola (voluta da lui) e portarselo via. Inutile pensarci adesso ma certo non si può non considerare quanto Firenze gli sia entrata nel cuore, così come il fatto che nessun top club potrebbe garantirgli la centralità che ha da queste parti. Un modo per togliersi quella spada di Damocle dalla testa c’è, ossia offrirgli un rinnovo con adeguamento (adesso guadagna 2,2) per convincere il giocatore e il suo agente Alessandro Lucci ad eliminarla o, almeno, ad alzare la cifra della clausola. Al momento non c’è nessun incontro in agenda, ma regna la serenità: e con una qualificazione in Champions da mettere sul piatto, probabilmente ci sarebbe qualche pensiero in meno. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Spalletti: “Kean? Con Retegui due bomber veri, si è perfezionato. Prima non era così finalizzatore”