Non è la prima volta in cui emergono divergenze fra Pradè e Palladino, non soltanto nei toni, ma tutti lavorano con consapevolezza e a testa bassa. La società deve trovare le soluzioni nel mercato (attacco e centrocampo i temi caldi), l’allenatore sul campo, con almeno tre nodi spinosi da risolvere e da non far ripresentare.
La rottura con Biraghi, l’addio con rammarico di Quarta, la voglia di giocare di più di Parisi e la gestione di Gudmundsson, tutte situazioni lasciate lì e forse non analizzate al meglio. Le parole di Pradè nel post partita sono state dure, ma non dirette a qualcuno in particolare. Nonostante tutto il gruppo sarebbe ancora compatto e con il tecnico, anche se è difficile lasciar trapelare il contrario in questi casi. Mettiamoci poi le prestazioni sottotono della squadra e pure una forma poco invidiabile: in questo senso sono soprattutto Colpani e Gudmundsson gli indiziati: arrivati con i crismi da top players, oggi fanno fatica anche ad accendersi.
E infine il modulo: in principio fu difesa a tre, poi a quattro, ora il cruccio è a centrocampo dopo lo stop di Bove, con Adli e Cataldi messi in difficoltà dalle scelte del tecnico. Udinese, Juventus e Napoli hanno visto infilata la squadra senza protezione della mediana. Adli era stato fino a dicembre il fulcro del gioco viola, ora sembra eclissato. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Corriere dello Sport: “Frendrup? Idea comprarlo ora e prelevarlo a giugno. Bondo? Costa 15 milioni”