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Corriere Fiorentino: “Fagioli sta uscendo dal tunnel, Vanoli ha la guida che cercava. Sabato servono conferme”

Firenze, Stadio Franchi, 26.10.2025, Fiorentina-Bologna, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Corriere Fiorentino: “Fagioli sta uscendo dal tunnel, Vanoli ha la guida che cercava. Sabato servono conferme”

Redazione

24 Dicembre · 09:41

Aggiornamento: 24 Dicembre 2025 · 09:41

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Fagioli si sta così trasformando in un costruttore di gioco lì dove la qualità è maggiormente richiesta

Era stato lui stesso a fare autocritica: «È stata la mia prima prestazione di livello in questa stagione, adesso deve diventare uno standard soprattutto per aiutare la squadra», aveva detto Nicolò Fagioli prima di Losanna-Fiorentina in riferimento alla prova offerta contro il Verona. Chiaro, in tal senso, anche il rimando ai primi mesi di questo campionato costellati da tante ombre e pochissime luci che avevano fatto dimenticare le buone prestazioni dello scorso anno, con tanto di gol finale (proprio all’Udinese) valso la qualificazione europea.

Dallo scorso 14 dicembre, tuttavia, qualcosa sembra effettivamente essere cambiato: per quanto il campione sia di due sole partite in serie A, le recenti prestazioni dell’ex centrocampista della Juventus fotografano un’indubbia crescita in personalità, qualità ma anche continuità nella singola gara. La sfida con l’Udinese, suggellata dal 5-1 finale, ha visto il classe 2001 protagonista di due assist e con numeri in netta controtendenza rispetto al recente passato: 18 passaggi nella trequarti avversaria, 58 tocchi totali (24 nella metà campo difensiva e 34 in quella offensiva), 50 passaggi completati su 54 alcune delle statistiche più brillanti di Fagioli.

La superiorità numerica a favore dei viola dall’8’ ha sicuramente inciso ma, come detto, quello dello scorso weekend non è un caso isolato, perché si unisce con coerenza alla partita contro il Verona, caratterizzata in primis dai 101 tocchi collezionati (record in stagione) da Fagioli. Le ultime due partite mostrano con forza un ulteriore aspetto: al di là del ruolo il giocatore viola (uscito domenica tra gli applausi del pubblico del Franchi) è riuscito a ritagliarsi un’interpretazione dello stesso con più continuità nella metà campo offensiva e dando ritrovato valore alla giocata in verticale, basti pensare che nelle ultime due gare Fagioli ha collezionato 1,6 xA (gli assist attesi) dopo che nelle prime 11 partite disputate in serie A ne aveva accumulati appena 0,8.

Non solo: con Verona e Udinese Fagioli ha effettuato 21 passaggi nell’ultimo terzo di campo (14 e 7), dopo averne prodotti appena 31 nelle 11 partite di cui sopra. Una vera rivoluzione che vede Fagioli sì regista ma poi protagonista nell’ultimo terzo di campo, contribuendo così a una Fiorentina nel complesso più presente in avanti: nelle ultime due gare di serie A in tale zona del campo Fagioli ha raccolto 30 e 14 tocchi, un dato che fa impallidire la prima parte di campionato, visto che in ben otto occasioni non aveva superato i 10.

Da giocatore spesso sulla linea dei difensori e autore di molti passaggi d’alleggerimento ai centrali o addirittura a De Gea, Fagioli si sta così trasformando in un costruttore di gioco lì dove la qualità è maggiormente richiesta. Non un caso, insomma, i 4 passaggi chiave con il Verona e i 5 contro l’Udinese. La partita con il Parma sarà una riprova cruciale per Fagioli (bella la sfida a distanza con Bernabè, vecchio pallino del mercato viola), per chiudere nel migliore dei modi l’anno solare e creare un nuovo standard di riferimento per il 2026 viola. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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