La vittoria in Conference League contro il Sigma Olomouc non ha tolto tutti i dubbi, ma l’ha ridato almeno un po’ di ossigeno alla Fiorentina. Non solo sul piano morale, ma anche tecnico: qualche risposta, soprattutto dai singoli, Pioli l’ha trovata. La difesa a tre con Pablo Marí al centro, affiancato da Pongracic e Ranieri, ha trasmesso solidità. Due partite consecutive senza subire gol, seppur contro avversari modesti, sono comunque un segnale da non sottovalutare.
In avanti c’è l’attesa per il ritorno di Moise Kean, che ha scontato la squalifica europea ed è pronto a riprendersi l’attacco viola. Giovedì ha segnato Piccoli, ma la Fiorentina ha bisogno del suo numero 9 titolare per fare davvero il salto. Pioli ha ricevuto buone notizie anche dal centrocampo: Ndour ha mostrato personalità e concretezza (gol e assist), mentre Fazzini continua a sorprendere con corsa, idee e qualità. Non è un caso che l’allenatore abbia chiuso la partita con due trequartisti alle spalle della punta: un segnale in vista della Roma. Il 3-4-2-1, con Nicolussi Caviglia e Mandragora in regia, Dodo e Gosens larghi e la coppia Fazzini-Gudmundsson (o Ndour) alle spalle di Kean, sembra oggi lo scenario più probabile. Lo riporta il Corriere dello Sport.