In un certo senso lo stesso Kean deve riconquistare i tifosi in fatto di concretezza, perché in confronto alla scorsa stagione il suo rendimento è molto calato. Di questi tempi l’ex Juventus viaggiava a quota 8 reti solo in campionato: oggi non supera i due 2 centri. Questo dato rispecchia perfettamente le grosse difficoltà in cui è scivolata la Fiorentina, che non ha solo un problema di fragilità difensiva ma anche di sterilità offensiva. Due presupposti allarmanti e da sistemare il prima possibile, onde evitare di peggiorare una situazione già compromessa da un avvio drammatico.
La ricerca disperata del gol non sta fruttando i risultati attesi, infatti il capocannoniere della Fiorentina in Serie A non è un attaccante bensì un centrocampista: Mandragora (3). Dopo di lui ecco Kean (2), Gudmundsson (2), Piccoli (1), Gosens (1) e Ranieri (1) per un totale di 10 reti. Addirittura 15 in meno rispetto a un anno fa, quando la squadra era riuscita a insaccare 25 palloni al dodicesimo turno. I viola hanno il quarto peggior attacco del campionato assieme al Pisa: meglio solo di Parma (9), Lecce (8) e Verona (7). Le dinamiche offensive devono obbligatoriamente cambiare.
Anche per questo i tifosi della Fiorentina si aspettano un segnale forte dalla propria punta di riferimento. Il contratto di Kean è caratterizzato da una clausola rescissoria da 62 milioni di euro, che varrà tutte le estati dall’1 al 15 di luglio fino alla scadenza del 2029. Il suo stipendio è passato dai 2,2 milioni della passata stagione ai 4,5 più bonus pattuiti in estate. La società pretende molto di più dai suoi pezzi pregiati: uno di questi è il centravanti venticinquenne, che dovrà dare continuità alla buona performance di sabato sera contro la Juventus. E a ruota tutta la squadra. Lo riporta il Corriere dello Sport.
