Ad esso sì il sospiro di sollievo di Pioli, di tutti i dirigenti e i tifosi della Fiorentina. Adesso che le indiscrezioni che quello alla caviglia di Moise Kean non fosse un infortunio con conseguenze serie hanno lasciato il posto alle semi-certezze ieri a Udine, dove la Nazionale è arrivata alle 5 nella notte tra sabato e domenica di rientro dall’Estonia per preparare la partita di domani contro Israele. E dove ieri l’attaccante violazzurro ha svolto i primi accertamenti che per fortuna hanno dato esito negativo e da qui la decisione di farlo rimanere nel gruppo di Gattuso: stamani si sottoporrà a risonanza magnetica che stabilirà in maniera definitiva se potrà restare ancora in Nazionale o dovrà fare ritorno a Firenze. Ma già messa così è una buona notizia, al punto che la forte, fortissima incertezza per il club viola di averlo in campo a Milano domenica contro il Milan passa quasi in subordine.
Buona notizia principalmente per Kean che a Tallinn è uscito al quarto d’ora di gioco. Nemmeno il tempo di godersi il bel gol dell’1-0 segnato al 4’ che una manciata di minuti dopo ha appoggiato male il piede destro nel tentativo di pressing sull’avversario: movimento innaturale e caviglia ko. Ci ha provato comunque, ma ha alzato bandiera bianca. Vederlo uscire zoppicante, smorfia di dolore sul viso, abbracciato da Gattuso e dai compagni e infine sedersi in panchina con la borsa del ghiaccio sulla caviglia aveva fatto preoccupare tutti. Anche a centinaia e centinaia di chilometri di distanza più a sud in zona Viola Park. Poi, come ricordato, nella notte subito dopo la gara, le parole di chi era lì avevano disegnato uno scenario meno preoccupante, però non erano ovviamente una diagnosi definitiva. Che ci sarà oggi: gli esami a cui Kean si è sottoposto ieri pomeriggio, in una struttura specializzata del capoluogo friulano senza aver partecipato all’allenamento di scarico della Nazionale, hanno dato responso negativo escludendo traumi di rilievo e Moise rimane almeno un altro giorno a Udine per la risonanza.
Tanto è bastato per tranquillizzare un po’ la Fiorentina, collegata costantemente con il ritiro azzurro e tenuta sempre informata di ogni passaggio e di ogni sviluppo: l’esito degli accertamenti di ieri ha cancellato la preoccupazione che si toccava con mano, lasciando il posto a un cauto ottimismo ben espresso dalla possibilità che Kean possa ancora restare in azzurro. Difficile, forse difficilissimo, però sicuramente è molto meglio di quanto immaginato da chi aveva visto Moise uscire sempre zoppicante anche dallo stadio di Tallinn. Il Milan? Ora conta la risonanza di stamani per cancellare definitivamente dubbi e paure. E nel caso, è già pronto Piccoli. Lo riporta il Corriere dello Sport.