Kean vuole Firenze e con questa idea se n’era andato a Coverciano per rispondere alla convocazione di Spalletti: il risentimento muscolare che l’ha costretto a rinunciare alla Nazionale azzurra proprio alla vigilia di Norvegia-Italia ovviamente non sposta di un millimetro quello che il centravanti ha lasciato in eredità al Viola Park subito dopo l’ultima partita di campionato a Udine, e cioè la volontà di restare alla Fiorentina, dove ha ricevuto stima e considerazione negate da un’altra parte per rimettersi al centro del palcoscenico. E lui, Moise, sapendo che cos’è la riconoscenza e quanto vale, ha ripagato il club di Commisso segnando ben 25 gol e guadagnandosi l’affetto fortissimo dei tifosi viola.
La Fiorentina chiaramente vuole ricominciare dall’attaccante classe 2000, vero valore aggiunto e ormai individuato come riferimento della squadra del presente/futuro prossimo, ma il dubbio per così dire è sempre lì sospeso per via della clausola da 52 milioni che può consentire ad una società interessata di portarsi via il centravanti però solo dall’1 al 15 luglio: ecco perché l’apertura concreta e non di maniera del calciatore è più di una speranza da coltivare al Viola Park in questi giorni che separano da quel periodo per trovare un accordo definitivo, ridiscutere il contratto adeguandolo e togliere quella trappola. Per il sì definitivo tra Kean e la Fiorentina servono altri giorni, altri passaggi e almeno un altro incontro tra le parti dopo quello di Cagliari, presente Commisso, che ha spianato la strada, ma la storia tra Firenze e il suo centravanti dei sogni finalmente realizzati è già bella se non bellissima: e va fatto il possibile (e l’impossibile) per farla proseguire. Lo scrive il Corriere dello Sport.