Ricapitolando lo score con Palladino dopo essere arrivato a Firenze a fine mercato invernale in prestito oneroso da 2,5 milioni con riscatto condizionato a 13,5 milioni: 15 presenze, 1 gol (segnato nel 3-2 viola all’ultima giornata a Udine) e 2 assist (entrambi contro la Juventus) in campionato, 6 presenze e 1 gol (ad Atene negli ottavi d’andata) in Conference League per 1.391 minuti complessivi. Ricapitolando con Pioli: 8 partite (5 da titolare) in campionato, 5 partite (tutte da titolare tranne che a Mainz dove è entrato al 40’ della ripresa) in Conference League per 776 minuti complessivi, senza gol né assist, giocando qualche volta da regista in un ruolo che non sente più suo («Pensavo che Nicolò potesse fare il playmaker, ci credevo tanto, ma lui alle prime difficoltà ci ha creduto di meno», aveva avuto modo di dire il tecnico emiliano riferendosi al numero 44 prima della trasferta di Milano per affrontare il Milan) e qualche volta da mezzala, ma senza mai salire di rendimento. Ricapitolando con Vanoli: nemmeno messo piede in campo nel 2-2 della Fiorentina domenica scorsa a Marassi.
Ecco, da qui può e deve ripartire Fagioli. Dalla consapevolezza che nella Fiorentina c’era poco spazio con Pioli – e per nulla luminoso – e non c’è stato spazio nella prima del nuovo allenatore viola, forse perché l’ex tecnico di Venezia e Torino ha dovuto mettere insieme la squadra in fretta e in furia e a Genova ha preferito una squadra che fosse di lotta e non di governo, o forse perché due giorni gli sono stati sufficienti per stabilire di poter rinunciare a Nicolò. In quel momento, in quella partita, ma da oggi Vanoli azzera tutto o quasi. Valutazioni, prove, verifiche, si ricomincia daccapo o quasi al Viola Park, in dieci giorni che dovranno costruire una squadra differente nel modo di affrontare gli avversari, nell’identità, nel gioco, e Fagioli ha un’occasione bella grande per convincere che dei suoi piedi e della sua visione non è possibile fare a meno in un centrocampo spesso povero di idee. Sta a lui. Se lo vuole riuscirà a convincere Vanoli: e a rilanciarsi una volta per tutte. Lo riporta il Corriere dello Sport.
