Per Dodo è solo questione di incastrare i pezzi giusti nei posti giusti, e lo stesso discorso vale per le cessioni che sono componenti altrettanto importanti: il mercato in entrata poi si prenderà una pausa, mentre in uscita i fari sono puntati su Pulgar e Dragowski. Intanto, la trattativa Fiorentina-Shakhtar: quegli incastri di cui sopra si chiamano percentuale su futura rivendita e modalità di pagamento con dilazioni ovviamente comprese.
Niente di nuovo e l’affare-Dodo non fa eccezione, specie considerando che si parla di un’operazione da diciotto milioni complessivi (14,5 milioni di quota fissa più 3,5 milioni di bonus), quindi il club viola cerca di modulare bene e meglio le varie scadenze a favore di quello ucraino. I “famosi” dettagli che forse allungano i tempi che ad occhio non sembrerebbero tanto lunghi, però di fronte ad investimenti onerosi gli aggiustamenti “all’euro” sono inevitabili e appartengono non da oggi all’aneddotica di centinaia di trattative così composte. Come già sottolineato, è tutta materia di discussione facilmente risolvibile: massimo due-tre giorni e Dodo sarà il rinforzo per la fascia destra tanto atteso da Italiano dopo il ritorno di Odriozola al Real Madrid. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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