Commisso non è disposto a cedere il suo attaccante neppure per tutto l’oro del mondo e i tre anni di contratto che legano Federico al club viola lo mettono in una posizione di relativa tranquillità. Se la Fiorentina decidesse di venderlo tra dodici mesi perderebbe al massimo un 15-20 per cento del valore del giocatore. Niente di traumatico. Ma il magnate americano non è riuscito a convincere il gioiello ad accettare la scelta societaria. Con questo macigno sul cuore nelle prossime ore Commisso inizierà la costruzione della nuova squadra.
Servono almeno 6-7 nuovi acquisti importanti. La famiglia Chiesa aspetta invece tranquilla i prossimi passaggi. Non è arretrata di un passo rispetto alla linea iniziale: o Federico viene ceduto o va in scadenza di contratto. Se resterà in maglia viola darà come sempre il cento per cento. Con due obiettivi: riportare la squadra viola (di cui era e resta tifoso) nella Coppe e, a giugno, disputare un grande Europeo.
Il contratto in essere non obbliga il giocatore a dispensare sorrisi o a rilasciare dichiarazioni d’amore. E nessuno può costringere babbo Enrico ad accettare la richiesta di Commisso e di Joe Barone di allungare il contratto per almeno un altro anno accettando la fascia di capitano e il ruolo di simbolo del nuovo corso viola.
Gazzetta dello Sport