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Commisso: “I ragazzi coinvolti nel coronavirus stanno bene. In America cucino la bistecca per sentirmi vicino..”

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Commisso: “I ragazzi coinvolti nel coronavirus stanno bene. In America cucino la bistecca per sentirmi vicino..”

Redazione

19 Marzo · 20:28

Aggiornamento: 19 Marzo 2020 · 20:28

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Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è tornato a parlare dall’America. Ecco le sue parole in collegamento con Radio Bruno Toscana: “Io sto bene, ora dobbiamo farci forza anche distanza. Insoeme a mia moglie non smettiamo di lavorare lo stesso. Anche noi a Mediacom abbiamo mandato i nostri dipendenti a lavorare da casa. Aiutare Firenze è un mio dovere. Abbiamo la figlia di un nostro fisioterapista che adesso è al Meyer. A Torregalli abbiamo un altro fisioterapista. A Santa Maria Nuova c’è un preparatore atletico. Nessuno è in pericolo di vita”.

Come stanno i ragazzi positivi al Covid-19?
“Stamattina ho sentito ragazzi che ne sono coinvolti e stanno tutti bene. Il dottor Pengue mi diede una mano quando nel Bronx ebbi un malore per colpa del caldo, non lo scorderò mai. Li da voi oltre a Joe Barone, ho mio figlio Joseph che vive all’interno dell’albergo senza uscire”.

Cosa fa Rocco Commisso a casa?
“Cerchiamo di vedere la situazione nella maniera migliore, ci godiamo la vita di coppia. Cho finisce prima di lavorare inizia a cucinare. Piace anche a me cucinare, ogni tanto mangiamo la bistecca. Non è buona come la fiorentina, la facciamo all’americana. In più mi informo sulla situazione italiana, non capisco come sia potuta estendersi così. Ci sono più morti che in Cina”.

Come ha affrontato l’America questa emergenza secondo lei?
“Non parlo di politica. Qua in America non ci sono gli ambulatori, questo è un motivo per cui si fanno pochi tamponi. Fra una settimana arriverà qua una nave con oltre mille letti. In Italia purtroppo servirebbero ospedali ad hoc per la cura del Coronavirus. Sono convinto che staremo meglio, come in Cina e Corea”.

Dovrebbero dare più soldi ai cittadini?
“Sì ne sono convinto. Stanno cercando di fare la stessa cosa anche qui negli Stati Uniti ma qua è più semplice fare cose così che in Italia. Io sono fortunato di avere un’azienda che sta bene come Mediacom. Ora la cosa più importante è mettere al sicuro i nostri dipendenti soprattutto della Fiorentina”.

La Fiorentina l’ha unita all’Italia?
“Assolutamente. Ho fatto già otto viaggi in sei mesi. Ancora devo andare in Calabria. Volevo venire anche questo mese ma non me l’hanno fatto fare. Per quanto riguarda le donazioni voglio ringraziare tutti e dico che quando arriveremo a 500 mila euro non ci fermeremo”.

Le manca il calcio?
“Io mo informo tramite il computer, leggo ed ascolto tutto ciò che riguarda la nostra squadra. Mi manca il calcio, ma oggi è il momento di pensare alla salute. Voglio concludere con un ringraziamento per il lavoro di medici ed infermieri”.

 

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