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CorFio, Chiesa, il futuro in 6 giorni (o meno). Juve, prima la cessione di Douglas Costa poi l’offerta ai viola

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Rassegna Stampa

CorFio, Chiesa, il futuro in 6 giorni (o meno). Juve, prima la cessione di Douglas Costa poi l’offerta ai viola

Redazione

28 Settembre · 08:52

Aggiornamento: 28 Settembre 2020 · 08:52

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Chiesa, per lui questi son stati (e continuano ad essere) mesi complessi. La storia, ormai, è nota. Promesso sposo alla Juventus nell’estate del 2019, fu bloccato da Commisso quando ormai si stava avviando all’altare. Da quel momento, è stato un continuo: voci, nervosismi, malumori, sorrisi spariti e poi tornati. Alla fine, però, siamo tornati al punto di partenza. Federico se ne vuole andare e non a caso, dopo un lungo silenzio, ha lasciato intendere ai dirigenti viola che lui, di rinnovare il contratto, non ne ha nessuna intenzione. Un bel problema, per la Fiorentina. Perché è vero, stavolta Rocco è pronto a lasciarlo partire, ma soltanto a determinate condizioni.

Quelle, per esempio, che il Manchester United aveva sostanzialmente soddisfatto. Hanno fatto sul serio, i Red Devils. Eccome. Si parla di una proposta da (circa) 50 milioni di euro. Tanti, nel mercato ai tempi del Covid. Peccato che Federico, di andare all’estero, non ne voglia sapere. Tra un anno ci sarà l’Europeo e nessuno gli toglie dalla testa che il modo migliore per arrivarci sia restare in Italia. C’è un problema, però. Nessuno, ad oggi, può permettersi certe cifre. Non può il Milan, non può l’Inter e, al momento, non può la Juventus. Uno stallo che va avanti da mesi ma che ora dovrà giocoforza sbloccarsi. In un senso, o nell’altro.

«Nell’ultima settimana tutto può succedere», ha ammesso sabato sera Commisso. Ancora sette giorni infatti, e il mercato chiuderà. Chi vuole Chiesa parli adesso insomma (e si presenti con una proposta all’altezza) o taccia almeno) fino a gennaio. Con una specifica: la Fiorentina non è disposta ad aspettare le ultime 24/48 ore. Il motivo, è semplice: in caso di cessione, Pradè e Barone, dovranno reinvestire quei soldi, e ridursi allo sprint sarebbe un rischio troppo grande. Ecco perché è lecito aspettarsi che i giorni caldi, per Federico, siano quelli che vanno da oggi a venerdì. Sabato, al massimo.

In corsa è rimasta solo la Juve, e da Torino continuano ad arrivare segnali diretti (al calciatore) e indiretti (ai dirigenti). «Se riusciamo a cedere Douglas Costa, vi portiamo l’offerta». Questo, più o meno, il messaggio. Una proposta che potrebbe essere strutturata così: prestito molto oneroso (10 milioni) con obbligo di riscatto che porti la cifra complessiva vicina ai 40 milioni. Più bonus. Lo riporta il Corriere Fiorentino.

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