Nelle pagine di La Nazione troviamo il commento di Stefano Cecchi: “Se nel tempo della debolezza arriva anche il soffio della malasorte, il colore del futuro è nero pece. La sconfitta di ieri piomba infatti come una mazzata sul morale di una Fiorentina friabile ma che per 40 minuti era sembrata almeno compatta e volenterosa. Poi quel cross sbertucciato di Kossounou, che un sortilegio ha trasformato in gol meraviglia, ha fatto franare tutto, facendo riemerge le fragilità di una squadra in deficit di tutto, buonasorte compresa.
Certo, qualcuno potrebbe dire che il campionato della salvezza inizi sabato a Sassuolo, visto che il calendario poi prevede in serie Verona, Udinese, Parma e Cremonese. Ma i numeri, se letti con attenzione, porgono letture insidiose: la Fiorentina dopo 13 partite ha 6 punti, per salvarsi nelle 25 gare che restano dovrà farne 30/31. Questa squadra disossata sembra avere la possibilità di farli? La logica suggerirebbe «no», il cuore deve urlare «sì»”.
