Vittorio Cecchi Gori, ex presidente della Fiorentina, ha parlato a La Nazione, toccando diversi temi tra cui la volontà dei poteri forti di buttarlo giù.
Qualche volta si è risentito il coro al Franchi “Cecchi Gori alè alè“.
“Firenze nel 2002 non capì. Loro ce l’avevamo con me e mi attaccarono proprio sulla Fiorentina. La città non mi difese”.
Cosa intende per ’loro’? Lei ha sempre parlato di complotto…
“I poteri forti che mi volevano colpire. Mi hanno attaccato sul calcio e non sul cinema perché come fai con uno che ha vinto due Oscar?”.
I ‘poteri forti’ in genere hanno un nome e un cognome.
“Ormai ho le idee chiarissime, so chi mi ha buttato giù. Vedo la vita in retrospettiva: io davo fastidio perché ero troppo bravo. E i rami che toccavo purtroppo erano al centro di un’evoluzione. Cinema, calcio, politica: avevo conquistato i mercati. Ho dato fastidio. In Italia chi ha successo dà sempre fastidio. In America chi ha successo diventa un santo. Qui stai sul c…o a tutti e cercano di buttarti giù. Se sei corazzato per resistere ce la fai. E io ero un creativo. Ma non ero corazzato”.
