“Di solito si getta la prima pietra – ha detto l’architetto Marco Casamonti -, questa volta abbiamo deciso con la Fiorentina di piangere il primo albero. Perchè? Sarà un giardino. Una sola grande cucina per 400 persone, tutti a mangiare negli stessi tavoli. La costruzione di un sogno. Appena ho visto Barone ho capito che aveva due sogni, il centro sportivo e lo stadio. Felice della scelta green. Abbiamo girato tutta l’Italia, questo è il più costoso e me ne assumo la colpa. Un lavoro giorno e notte per 15 mesi. Avevamo in mente anche lo stadio ma quello è un capitolo più complicato. Avremo dieci campi da gioco, un piccolo stadio da 3.000 posti dove giocherà Primavera e Femminile, mini arena da 1500 posti, dieci campi da gioco. Catherine voleva un luogo di raccoglimento e preghiera. Rocco un lago con fontana. In 18 mesi tutto dovrebbe essere completato”.