Enzo Bucchioni ha parlato a Radio Bruno del momento della Fiorentina con Stefano Pioli ad un passo dal diventare il nuovo allenatore viola, queste le sue parole:
“Mi risulta che le parti si sentano, stiano mettendo le basi per questo accordo, si va avanti per step ma non siamo in dirittura, non sarà una cosa velocissima. Pioli alla prima telefonata ha subito detto di si, anche lui vuole tornare. Lui non si era lasciato bene con la Fiorentina perchè si dimise. Adesso c’è da mettere a posto questione tecniche, fiscali e organizzative. C’è la proposta di un triennale, si vuole aprire un ciclo con Pioli. La Fiorentina finalmente è andata a cercare un top allenatore, questo allenatore ha vinto, ha fatto una semifinale di Champions, è arrivato secondo, lui ha fatto un grande calcio al Milan. Se vado a cercare un top allenatore allora vuol dire che gli devo fare una squadra forte, credo si stia discutendo anche di questo. Credo che si stia discutendo anche di questo, perchè Pioli vuole alzare l’asticella. Si tratta di un allenatore carismatico che sa gestire anche l’ambiente.
Tutti gli allenatori hanno un loro staff, degli uomini di fiducia, tutti vogliono lavorare con persone di cui si fidano dentro uno spogliatoio. Pioli ha gestito il passaggio di proprietà del Milan, ha vinto uno scudetto, adesso Pioli va accontentato come Conte a Napoli, deve avere filo diretto con la società, vuole una figura che ci sappia mettere la faccia. Non deve per forza essere un ex viola, serve una figura che sappia di calcio. La Fiorentina ha sbagliato a prendere Palladino e certi errori non vanno commessi nuovamente, la squadra era forte e l’allenatore non era pronto. Capisco anche Pradè perchè l’allenatore andava esonerato, ma qui siamo in presenza di un presidente che queste cose non le fa, questa squadra poteva competere per la Champions, aveva un vantaggio abissale sulla Roma, con un centravanti abissale e se avessi cambiato allenatore magari entravi in Champions.
Io Pioli l’ho criticato tanto, poi ci siamo incontrati in giro per Firenze e lui le critiche che le recepiva ma lui è cresciuto tantissimo in questi anni. Lui ha fatto cose straordinarie, al Milan gli hanno venduto ogni giocatori forti, lui ha saputo cambiare modulo e valorizzare i giovani, eppure il Milan aveva sempre personalità e identità”