Bernardo Brovarone, intervenuto al Pentasport di Radio Bruno Toscana, ha analizzato con toni duri la situazione della Fiorentina, concentrandosi in particolare sul recente cambio in panchina e sulle prospettive del club.
Brovarone ha spiegato che, a suo avviso, nessun allenatore avrebbe potuto risolvere rapidamente i problemi della squadra: “Vanoli? Non penso ci fosse chissà quale altro allenatore che avrebbe potuto coprire le falle di questa Fiorentina. Non è un tema economico, è proprio un discorso di mancanza di tempo dove devi salvare la pelle e ragioni giorno dopo giorno.”
Ha poi rilanciato l’ipotesi di un possibile clamoroso nuovo cambio in panchina tra poche settimane: “Io sono pronto, fra sette-otto partite torna Pioli: non ho minimamente l’illusione che si stia risolvendo tutto, non mi fido di questi. I giocatori sono stati molto deludenti, i veri responsabili di questo bagno di sangue.”
Infine è tornato sull’esonero di Pioli, giudicandolo affrettato: “Non voglio salvare Pioli, ma dopo nove partite non era forse da mandare via: se fai un triennale con responsabilità allargate a tutto, si può anche avere molta più pazienza. Poi se le risposte reciprocamente non arrivano, bisogna metterci le mani e a novembre non puoi che metterle sull’allenatore.”
Brovarone ha rivelato anche un retroscena di mercato: “Lovric? Bisogna portarlo via da Udine, la Fiorentina l’aveva praticamente preso poi Pradè cambiò idea da un momento all’altro, a cifre fatte, ad accordo quasi chiuso, e poi saltò tutto. Saltato lui, si virò su Richardson.”
