
Per parlare del momento viola e dell’ultima vittoria sul campo del Benevento, Labaroviola ha contattato in esclusiva il noto cantante, chitarrista e tifoso viola Paolo Benvegnù.
Buongiorno Paolo, hai goduto per il successo di Benevento?
“Si molto, ma cerco anche di tenere i piedi ben saldi a terra. Troppe volte questa squadra ha dimostrato di essere fragile. Credo sia un gruppo profondamente mal assemblato, basti pensare la cessione all’ultimo giorno di mercato di Chiesa e poi riparata con lo svincolato e non giudicabile Callejon”.

Ti aspettavi il suo passaggio alla Juventus?
“Detto che che aveva tutti i connotati di uno juventino, ovvero tuffatore e polemico. Sicuramente mi ha ferito più il suo addio, in quanto cresciuto per colli di Settignano che quello di Bernardeschi, si sa che a Carrara la possibilità che un bimbo diventi bianconero siano molto alte”.
Come nasce la passione viola in un milanese?
“Fu un’illuminazione, in famiglia tutti tifavano Milan, guardando i riflessi filmati di 90′ minuto vidi al Comunale di Firenze che, associata al viola della maglia mi abbagliò. Da quel giorno divenni un tifoso della Fiorentina sfegatato. Dal 71′ ricordo quasi tutte le formazioni degli anni a venire”.

Chi è stato il tuo idolo di sempre con la maglia viola?
“Direi Antognoni, bello come Lorenzo il Magnifico con la dieci sulle spalle.”
Sei un tipo da stadio?
“Mi sono promesso di tornare quando questa storiaccia ci avrà abbandonato. Ho fin qui vissuto i miei due più grandi amori, ovvero la Fiorentina ed i Radiohead non dal vivo. Ma rimedierò con la viola..”.
Marco Collini
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