Lucas Beltran ha parlato a ESPN, queste le parole del giocatore della Fiorentina che si è raccontato in una intervista:
Batistuta e l’amore di Firenze per lui: “Firenze è letteralmente innamorata di Batistuta. Ogni volta che torna in città, lo stadio esplode in cori e applausi per lui. Ogni argentino che arriva qui sente immediatamente parlare di Batistuta. Grazie a lui e ad altri grandi giocatori che hanno lasciato il segno, abbiamo conquistato un affetto speciale dai nostri tifosi. Quando sono arrivato, mi dicevano che la maglia numero 9 ha un peso particolare. Indossarla è un privilegio enorme, ma quando entro in campo mi concentro solo sul gioco.”
La possibile finale di Conference contro il Chelsea: Il Chelsea è senza dubbio tra le squadre favorite per vincere la Conference League, ma noi daremo il massimo per proseguire il nostro cammino. Nella nostra parte del tabellone c’è anche il Betis, un avversario di grande qualità. Prima di tutto dobbiamo pensare a superare le semifinali, poi vedremo come andrà. Affrontare un giocatore come Enzo Fernandez con il Chelsea sarebbe emozionante; parliamo di una delle squadre più forti al mondo.”
La Nazionale e Messi: “Allenarmi con calciatori di quel calibro è stata un’esperienza straordinaria, soprattutto con Messi. Giocare con lui è un sogno che ogni bambino coltiva fin da piccolo, guardandolo in TV e sperando un giorno di condividere il campo. Ho cercato di assorbire il più possibile osservando lui e gli altri campioni, che rappresentano l’eccellenza mondiale.”
Io come Julian Alvarez? Per il mio stile di gioco, mi rivedo molto in Julian Alvarez. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme nella squadra riserve del River Plate, e questo ci ha portati a sviluppare movimenti simili sul campo. Forse io sono più un attaccante d’area, ma qui alla Fiorentina spesso gioco fuori dall’area. Attualmente, Julian è uno dei migliori giocatori al mondo, e lo dimostra ogni giorno con il City e con la Nazionale.”
Ritorno al River? Il pensiero di tornare al River Plate mi accompagna, ma non so quando accadrà. Ora ho tanti obiettivi da raggiungere in Europa e voglio restarci a lungo. Non sarò io a decidere il momento giusto, ma per me il River è qualcosa di unico, molto più grande di qualsiasi altra squadra. Quando arriverà il momento, tornerò sicuramente.”