Tempo di riflessioni per Khouma Babacar. Il bilancio di 255 minuti giocati in 10 partite iniziate sempre dalla panchina, ha fatto nascere più di un pensiero nella testa dell’attaccante senegalese. Nelle gerarchie di Stefano Pioli, Billy è ufficialmente un’alternativa, un attaccante da situazioni di emergenza. La prima punta designata, il riferimento dell’attacco della Fiorentina, si chiama Giovanni Simeone, su cui è fato fatto un investimento pesante in estate. Dopo i 14 segnati nelle 32 presenze della scorsa stagione, il tassametro di questo anno sportivo (dove l’Europa non c’è) è fermo a 2 gol. Difficile fare molto di più in appena 255 minuti giocati.
In questo contesto di scarso impiego, sono tornate a farsi sentire le sirene del mercato. L’agente di Baba, Patrick Bastianelli, ha riallacciato i rapporti con il Crystal Palace, fanalino di coda della Premier League. In Italia, sono Sassuolo, Udinese e la Spal dell’ex tecnico della Primavera Leonardo Semplici, le società interessate al senegalese, il cui valore oscilla fra 8 e 10 milioni di euro. Un piccolo tesoretto, che la Fiorentina non vuole disperdere. Il contratto in scadenza nel giugno del 2019 e l’ingaggio (1,4 milioni netti, inferiore al solo Chiesa post-rinnovo) sono due elementi da tenere in considerazione per decifrare il futuro di Babacar.
La Nazione