Il responsabile del settore giovanile della Fiorentina, Valentino Angeloni ha parlato della crescita e del percorso di Fortini e Kouadio nel corso di una lunga intervista per Radio Firenze Viola:
“Per quanto riguarda Fortini dopo la stagione scorsa ne ero convinto perché ha giocato un solo anno in Primavera e gli abbiamo cambiato ruolo perché giocava punta. E’ stato un processo importante per lui e dopo un anno di fronte all’opportunità di mandarlo in B non ci abbiamo pensato un attimo; lo abbiamo ceduto l’ultimo giorno e sapevamo di indebolire la Primavera ma sapevamo di acquistare un esperienza fondamentale e poi altri come Trapani hanno trovato più spazio. Ha qualità fisiche di resistenza forza ed elasticità importanti con un’ottima personalità e molta tranquillità nel gioco. Perciò ero convinto potesse far bene, ai ragazzi bisogna dare fiducia. Ognuno ha il suo percorso. Kayode ad esempio non passò da altri campionati ma direttamente dalla Primavera alla Prima squadra. Quello che ci dobbiamo chiedere è quanto incida la fiducia. Nelle prime partite Kayode con la stima e la fiducia ha tirato fuori la qualità piano piano, come Comuzzo ma bisogna avere una linea chiara. La Fiorentina chiede uno o due giocatori in Prima squadra tutti gli anni. E’ molto difficile perché il livello viola è alto. Kouadio aveva delle qualità incredibili, come Harder o Lucchesi.”
Sulla crescita di Kouadio:
“Kouadio ha giocato sotto età in Under 17 senza presenze in Under 15 o 16, lo abbiamo aspettato tanto, ha avuto alti e bassi nel suo percorso, ha doti fisiche importanti e ci abbiamo lavorato sotto l’aspetto della marcatura e dell’attenzione che gli mancavano. Prima di andare in ritiro con la prima squadra gli ho detto di andare forte perché il calcio è strano e magari il mister se ne sarebbe convinto sulla scia di Comuzzo. Poi è stato bravo lui a farsi trovare pronto ma per competere a questi livelli il dato più importante è quello fisico ed Eddy si è allenato con grande attenzione. Che potesse starci subito è stata una sorpresa ma quando ha avuto spazio come sabato, in un ruolo da quinto, se l’è cavata molto bene. La base importante è che sono ragazzi a posto, con la testa a posto, che lavorano ed hanno famiglie a posto e questo aiuta ad aver più chance che arrivino.”
