Sono due giorni che Firenze mastica amaro dopo che il Bologna allenato da Vincenzo Italiano ha vinto la coppa Italia ai danni del Milan. Un po’ per la vittoria dell’ex tecnico che dopo 3 finali perse con la Fiorentina ha vinto al primo colpo con i rossoblu, ma soprattutto perché adesso anche il Bologna nelle gerarchie attuali del calcio Italiano ha sorpassato la Fiorentina.
Infondo negli ultimi 10 anni la Fiorentina è stata sorpassata da praticamente tutte le squadre, prima dal Napoli che è diventata stabilmente una vera e propria big e si sta avvicinando a vincere il 2° scudetto in 3 anni. Poi pure le romane hanno messo il turbo, con la Lazio che ha vinto diversi titoli tra coppa Italia e Supercoppa, oltre al secondo posto di 3 stagioni fa e le partecipazioni in Champions. Anche la Roma che ha vinto una Conference League, fatto finale di Europa League e qualche anno fa si è spinta fino alle semifinali di Champions.
Ma se queste squadre hanno sempre avuto una storia simile a quella viola, la Fiorentina adesso è stata scavalcata da due realtà che hanno, o avevano, una storia e un blasone di molto inferiori. Il caso più eclatante è l’Atalanta, squadra abituata a fare la spola tra Serie A e Serie B, arrivata addirittura a vincere un trofeo importantissimo come l’Europa League, ed essere ogni anno in Champions. Perfino il Bologna reduce da decenni di campionati per lo più anonimi ha messo il turbo ed in 2 anni ha partecipato alla Champions League e vinto un trofeo.
Tutto questo purtroppo ha un impatto che va oltre la semplice e genuina invidia sportiva, in fin dei conti c’è una generazione di tifosi viola che non ha mai visto la Fiorentina vincere un trofeo, o che era troppo piccola per ricordarsi e godersi della Fiorentina in Champions League. Una generazione che è sempre stata costretta a buttare giù bocconi amari di stagioni sempre più deludenti mentre vede le altre tifoserie esplodere e impazzire di gioia. Infondo sono anni che i tifosi della Fiorentina aspettano di ritornare grandi, oltre ad un trofeo che manca quasi da un quarto di secolo, adesso è quasi un decennio che la viola non fa un campionato all’altezza, che non raggiunge quello che solo ad inizio millennio era considerato il minimo sindacabile. Ed i risultati si vedono anche su un ambiente sempre più spento ed uno stadio che nonostante i lavori lascia molto più di un posto vuoto.
Adesso giustamente si parla di riflessioni profonde su Palladino e sulla sua stagione e su un possibile esonero tra 2 settimane, riflessioni sacrosante ma che non possono bastare. Non è certo colpa di Palladino se in 6 anni con questa dirigenza la Fiorentina non è mai andata sopra il 7° posto, le riflessioni dovranno essere fatte su come mai il Bologna che fino a 2 stagioni fa aveva un blasone peggiore, meno risorse e meno appeal, adesso è così avanti alla Fiorentina, o sul perché la Lazio che ogni anno spende sempre molto meno di noi ci arriva sempre davanti.
Le riflessioni profonde annunciate da Pradè dovranno per forza portare ad un cambio di rotta, ad una nuova visione sportiva e ad un progetto che rispecchi le ambizione decantate a più riprese dalla società, prendendo magari spunto da tutte quelle società che hanno lasciato la parte sportiva completamente in mano a persone calcisticamente competenti e che puntualmente ti arrivano davanti anche spendendo meno. Aldilà delle scelte, degli annunci e dei rilanci che verranno fatti c’è bisogno di cambiare strada, le altre stanno diventando grandi e noi sempre più piccoli, una realtà amara ma che dobbiamo iniziare ad accettare se vogliamo invertire la rotta, invece di incolpare ogni anno solo l’allenatore ed il calciatore di turno. La Fiorentina e i suoi tifosi non possono più aspettare.