Ecco parte dell’editoriale di Vittorio Feltri a Tuttosport: “Mi stupisce che pure Rocco Comisso, presidente simpatico della Fiorentina, abbia dato fiato alle trombe della protesta vana. Lui che, avendo vissuto a lungo negli Stati Uniti, dovrebbe sapere un particolare: chi parla male dei giudici sportivi viene pressoché linciato. Non appena rientrato in Italia egli invece si è subito adeguato al vizio nazionale di dare addosso all’uomo che, avendo fischiato un rigore o due contro un club e a favore di un altro, passa per delinquente. Giusta o ingiusta che sia una decisione presa sul campo di gioco va accettata come fosse una calamità, nella consapevolezza che senza un personaggio incaricato di deliberare non è lecito esercitare l’agonismo competitivo. Caro Commisso, si rassegni ad accettare regole che non sono discutibili finché ci sono. Se non vanno bene si correggano, in attesa si rispettino”.