Dragowski è stato intervistato dal Corriere fiorentino, queste le sue parole:
«Ribery? Quando lo abbiamo preso non ci credevo. Fin da subito si è dimostrato un grandissimo. Si sapeva che fosse un fuoriclasse, ma il contributo che da anche fuori dal campo è super. Puoi chiedergli qualunque cosa, e lui c’è sempre».
Dopo la partita con la Lazio cosa vi ha detto?
«Ha chiesto scusa a tutti, e noi abbiamo capito che essendo un campione, vuol sempre vincere».
Di Commisso cosa dice? «Ha un entusiasmo trascinante. Parla con tutti come fosse un amico e non il capo. Ti fa capire che ti vuole bene».
Tu hai vissuto anche l’era Della Valle. Differenze tra le proprietà?
«Che ora gioco! (ride, ndr). Battute a parte. Dopo tanti anni c’era bisogno di novità, soprattutto per i tifosi, e noi abbiamo sentito l’aria nuova».
Dove può portare la Fiorentina?
«In alto. Non subito, magari, ma nel giro di 3-4 anni potremo lottare per vincere. Abbiamo già una squadra forte, con grandi giocatori, una proprietà che ci aiuta. Non ci manca niente».
E lei vuoi crescere con la Fiorentina?
«Si. Sono felice, e voglio vincere qua».
Commisso è stato anche molto duro nei confronti dei razzisti. Da straniero, come vivi questa situazione?
«A me non è mai capitato di essere vittima di razzismo, ma mi dispiace molto vedere certe scene».
Un tuo compagno, Dalbert, invece è stato coinvolto in prima persona. Come ha vissuto quei giorni?
«Era incazzato. Non si può star bene quando succedono queste cose».
Torniamo alle cose belle, per chiudere. Ha un sogno?
«Il sogno è crescere ogni giorno e poi vincere»
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