Faccia a terra, dolorante come se avesse ricevuto chissà quale colpo. L’immagine di Giorgio Chiellini, che fa finta di stare male mentre di sbieco guarda l’arbitro pensando che quella sceneggiata possa provocare seconda ammonizione ed espulsione dell’attaccante svedese, è il fotogramma peggiore della Nazionale sconfitta in Svezia. Trucchetto da dilettante più che atteggiamento da professionista.
La Svezia ha lottato con ogni mezzo, l’Italia no. Sì, l’avversario lo ha provocato e lo ha spinto. Sì, lo ha ostacolato in maniera rude mentre Buffon era in uscita. Sì, Marcus Berg, 31 anni, che gioca nell’Al-Ain (club degli Emirati Arabi) e non nel Barcellona o nel Real Madrid, ha scelto metodi poco ortodossi e molto spartani per rendere la vita dura ai suoi marcatori. E allora? Cosa si aspettavano i tre (ex) sodali della BBC bianconera, che li avrebbero lasciati giocare senza colpo ferire?
Che vergognosa sceneggiata. Inaccettabile perché messa in atto proprio da una calciatore come Chiellini e quasi ti vien da credere che là in mezzo ci fosse la sua controfigura. Ma è proprio lui, il difensore arcigno che tira i capelli a Cavani per fermare il Matador adesso va giù al primo contatto e simula chissà quale infortunio? Sì. Ma è lo stesso calciatore che nella sfida di Champions col Real Madrid resta in campo con la testa bendata e guarda con animo furente i blancos negli occhi? Sì. Che fine ha fatto il giocatore che dopo un gol batte pugni sul petto mimando l’espressione di forza di un orango? E’ quello lì, a terra. Solo che la fierezza e l’orgoglio li ha messi da parte facendo la figura del furbetto.
