La Fiorentina è ormai ad un passo dal definire l’arrivo di Fabio Paratici come suo nuovo Head of Football. Un ruolo di cui la Fiorentina è sprovvista, si tratta sostanzialmente del capo dell’area tecnica. Paratici è in attesa di liberarsi dal Tottenham prima di potersi unire al club viola e tentare di salvarlo da una retrocessione che fino a poche ore fa sembrava scontata. Nonostante i 53 anni Paratici ha una grandissima esperienza nel mondo del calcio.
Ha iniziato la sua carriera infatti come capo degli osservatori della Sampdoria nel 2004 sotto la guida di Giuseppe Marotta. Nel corso degli anni si è guadagnato il ruolo di Direttore Sportivo togliendosi diverse soddisfazioni. Insieme a Marotta infatti Paratici ha costruito la Sampdoria di Cassano e Pazzini ma ci sono stati altri acquisti importanti come quello di Maggio e di Ziegler. Sotto la sua guida è iniziata anche l’osservazione di Mauro Icardi da parte degli scout blucerchiati. Lascia la Samp nel 2010 dopo la qualificazione in Champions League.
Nel 2010 arriva alla Juventus con Beppe Marotta ed è l’artefice dell’epopea bianconera. 9 scudetti consecutivi, 5 coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane. Tanti acquisti eccezionali anche a basso costo come Pogba e Barzagli. Oltre ad altri grandissimi acquisti come Tevez, Dybala e l’operazione gigante che portò Cristiano Ronaldo. Nel 2018 Marotta lascia la Juventus e Paratici diventa Chief football officier prendendo in mano la guida tecnica del club. E da lì inizia forse il periodo peggiore della sua carriera in cui commette diversi errori sia fuori che dentro dal campo.
Ci sono buone operazioni come quella di Mckennie unite però a tanti errori madornali come quelli di De Ligt, lo scambio Arthur-Pjanic e l’acquisto di Ramsey. Oppure operazioni inspiegabili come le cessioni di Kean e Bonucci poi riacquistati poco dopo. Infatti da lì in poi la Juventus passa da vincere gli scudetti ad entrare in crisi. Inoltre finisce nel bel mezzo dell’inchiesta Prisma. Scandali come quello della manovra stipendi durante il Covid, le plusvalenze fittizie e il caso dell’esame farsa di cittadinanza di Suarez per ottenere il passaporto comunitario. Proprio l’inchiesta Prisma gli è valsa 30 mesi di inibizione dal quale è rientrato da poco. Una bella macchia nella sua carriera.
Nel 2021 passa al Tottenham in cui si ritrova e torna a fare anche ottime operazioni come quelle di Udogie, Romero, Sarr e Van de Ven, tutti calciatori che oggi valgono almeno il doppio di quanto speso per acquistarli. Un ottimo lavoro tanto è che il club nonostante i 30 mesi di inibizione ha scelto di riprenderlo una volta finita la squalifica, segnale della fiducia del club inglese nei suoi confronti.
Paratici è da sempre attento allo scouting e alla scoperta dei calciatori, sue tante scoperte come quelle di Vidal e Pogba oltre a quello fatto ai tempi della Sampdoria.Ha anche il merito di aver supervisionato la costruzione della Juventus next gen. Ma va detto che la parentesi alla Juventus fa poco testo rispetto a quello che potrà fare alla Fiorentina. Quella Juventus aveva una forza economica e un arroganza tali da potersi permettere ogni anno di andare a prendere i migliori talenti in circolazione a prezzi altissimi. Penso a Chiesa e Kulusevski. Più interessante in ottica Fiorentina quanto fatto al Tottenham.
Paratici al Tottenham ha infatti ristrutturato l’area scouting importando figure come quella di Gabbanini e di Giani (quest’ultimo in odore di arrivare a Firenze per fare il capo scout). Ha adottato un sistema ibrido di osservazioni tramite dati e algoritmo a l’osservazione dal vivo. Paratici è infatti noto per osservare i calciatori dal vivo per capire anche la tenuta mentale. Ha inoltre scelto una strategia di mercato innovativa andando a prendere tanti talenti anticipando la concorrenze e lasciandoli in prestito per un anno nella stessa squadra. Quanto fatto con Udogie, preso a 15 milioni prima che esplodesse definitivamente, e Sarr. Creato quelle che vengono chiamate “Shadow squad”, ossia ha imposto ai suoi uomini di mercato di creare delle liste con 3 alternative per ruolo per non perdere troppo tempo in contrattazioni inutili e farsi trovare impreparati.
Insomma Paratici al Tottenham ha messo al centro lo scouting con una strategia di mercato aggressiva per giocare di anticipo sulla concorrenza. Tanto colpi sono venuti bene da Udogie a Vicario passando per Van De Ven e Sarr. Adesso alla Fiorentina potrebbe ritrovarsi a fare un lavoro simile, a patto che la società gli lasci la possibilità di incidere sull’organigramma societario
