Un campo in cui la Fiorentina dovrà mettere una fisicità ben diversa da quella mostrata finora. Il grande cruccio del club, e probabilmente il capo d’accusa principale nei confronti di Stefano Pioli, è la condizione atletica deficitaria che ha costretto Vanoli a fare il doppio allenamento una o due volte alla settimana. A costo anche di rischiare qualcosa nel breve periodo.
Da Commisso a Vanoli passando per il direttore generale Alessandro Ferrari (che si è trovato a raccogliere l’eredità di Joe Barone e ci sta mettendo tutta la passione e l’impegno possibile) e il direttore sportivo Roberto Goretti, tutti sono consapevoli che la situazione non si possa risolvere in poche settimane e che serviranno costanza, lavoro, pazienza, nervi saldi e testa lucida. Il prossimo anno si celebrerà il centenario del club e nessuno vuole pensare a una festa con la squadra in B. Non conta quando la Fiorentina si salverà: conta solo che si salvi. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.
