La famiglia Della Valle, ex proprietaria della Fiorentina, si ritrova al centro di una vicenda giudiziaria che riguarda Tod’s, il marchio simbolo del gruppo. Tre dirigenti dell’azienda risultano indagati per presunto caporalato e la società è stata inserita nel registro ai sensi della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti. L’indagine della Procura di Milano, già attiva da mesi, nasce dai presunti mancati controlli lungo la catena dei subappalti, in particolare negli stabilimenti cinesi incaricati di parte della produzione.
Gli investigatori contestano ai manager della maison di Diego Della Valle di non aver tenuto “minimamente conto dei risultati” delle “ispezioni” e degli “audit” svolti presso alcuni fornitori, nei quali sarebbero emersi “numerosi indici di sfruttamento” legati a orari, salari, sicurezza e persino “condizioni alloggiative degradanti”.
Secondo quanto riportato da Ansa, il fascicolo ha preso forma circa sei settimane fa. Già l’8 ottobre era emerso che il pm Paolo Storari — che in passato aveva ottenuto la gestione giudiziaria per altre note griffe del lusso — aveva richiesto un provvedimento analogo anche per Tod’s. Una disputa sulla competenza territoriale ha però bloccato il percorso, lasciando alla Cassazione la decisione definitiva sul trasferimento del procedimento da Milano ad Ancona. Nel frattempo il magistrato ha avanzato al gip una richiesta di interdittiva che vieterebbe all’azienda di promuovere i propri prodotti per un periodo di sei mesi.
La reazione di Diego Della Valle, figura storica anche per i tifosi della Fiorentina, è arrivata senza indugi. Nel corso di una conferenza stampa, il fondatore di Tod’s ha ribadito con forza la credibilità del marchio: “Il nostro è un gruppo rispettato nel mondo, facciamo dei valori etici una bandiera. Non siamo quelle porcheriole. Il pm Paolo Storari venga a vedere le nostre aziende”.
